Trame al Castello di Miradolo

“Trame: traduzioni, passaggi, metamorfosi”, il festival di Pensieri in Piazza, organizzato in collaborazione con la Fondazione Cosso, è costruito quest’anno intorno all’idea del “tradurre”, come operazione chiave che permette di “mettere in relazione” culture, mondi, ambienti, forme di vita tra loro differenti e immediatamente non comunicanti.

Nel tempo in cui viviamo, caratterizzato dalla pluralità e dalla complessità, cioè da una molteplicità di relazioni che si sviluppano su molti piani possibili, senza continue operazioni di “traduzione” il nostro mondo apparirebbe incomprensibile lasciando spazio ad atteggiamenti difensivi di chiusura, di esclusione, di rifiuto della pluralità e della complessità. In questa prospettiva, la “traduzione” oggi è ben più che un’operazione linguistica e si configura come un atteggiamento culturale che conosce molte declinazioni possibili.

Il primo appuntamento, venerdì 16 settembre, alle ore 18, affronta “La traduzione dell’informazione nei processi biologici” con il biologo Federico Cramer. La vita si basa su un continuo scambio di informazioni tra i sistemi che compongono i vari livelli di organizzazione biologica, ciascuno caratterizzato da un proprio codice di registrazione dell’informazione; pertanto, nella fitta rete di scambio dei messaggi che sostengono le attività vitali, le “traduzioni” avvengono costantemente e permettono all’informazione di essere trasmessa, recepita ed elaborata all’interno degli esseri viventi.

Venerdì 23 settembre, alle ore 18, è in programma un dialogo intorno a “La critica d’arte come traduzione”, con lo storico e critico d’arte Francesco Poli. La critica d’arte è un’operazione di traduzione e di riflessione, con lo scopo di ricostruire in linguaggio scritto e parlato le forme iconiche e plastiche dell’opera. Si creano in questo modo ponti e relazioni tra creatori e fruitori, in un processo aperto e incessante di arricchimento.

L’ultimo incontro, sabato 1 ottobre, alle ore 15, parte dal libro “Ribellarsi con filosofia” (2022, Vallardi Editore) del docente di Storia e Filosofia Matteo Saudino per parlare di filosofia, intesa come un’arma contro il pensiero normalizzato e uno strumento per coltivare l’indipendenza di giudizio, sempre più indispensabile in un mondo dominato dall’omologazione di massa. L’autore presenta dieci filosofi per dieci atti di ribellione, raccontati tra realtà e finzione: un viaggio controcorrente, da Anassimandro a Marx, passando per Epicuro, Ipazia, Pascal, Spinoza, Olympe de Gouges e Kant, per guardare sotto la superficie e imparare a scegliere la strada che trasforma ognuno di noi in artefice del proprio destino. L’incontro rientra anche nella rassegna “Bellezza tra le righe” organizzata da Fondazione Casa Lajolo e Fondazione Cosso con il contributo della Regione Piemonte.

Informazioni

Venerdì 16 settembre, ore 18 La traduzione dell’informazione nei processi biologici Incontro con Federico Cramer

Venerdì 23 settembre, ore 18 La critica d’arte come traduzione Incontro con Francesco Poli

Sabato 1 ottobre, ore 15 Ribellarsi con filosofia Incontro con Matteo Saudino

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it