Ormai imminente l’avvio del progetto MusaMadre, in una sorta di prologo in terra straniera. Negli States, a New York, ecco l’evento di promozione dell’industria creativa e produttiva programmato per il fine settimana tra il 31 maggio e il 2 giugno dal Comune di Bonorva in collaborazione con l’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna. Per la valorizzazione delle imprese territoriali occorre una stretta collaborazione tra la Regione e gli Enti Locali, così che possa diffondersi una solida cultura economica e produttiva. Un processo di promozione del Sistema Sardegna necessario per accompagnare la globalizzazione dei prodotti isolani e per consolidare la presenza e la competitività delle imprese sarde sul mercato estero, in questo caso americano.
Il programma prenderà avvio con il panel The Golden Place, previsto per venerdì 31 maggio presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York, nel quale spiccheranno gli interpreti sardi. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con ENIT, Com.It.Es. e con DisterraUS, la fondazione privata che riunisce tanti creativi sardi emigrati e discendenti che risiedono negli USA, prevede la presenza di istituzioni, studiosi, giornalisti e buyers del settore turistico, che dialogheranno riguardo il territorio di Bonorva e le potenzialità di un sito particolarmente suggestivo quale Rebeccu. Si approfondirà la sua storia, dal periodo prenuragico al Medioevo, e si racconterà il suo presente, ovvero le iniziative culturali e artistiche, i progetti di residenza, e lo sviluppo di un modello originale ibrido che coniuga arte del viaggio e industria culturale e che partendo dal benessere e dal coinvolgimento della comunità del territorio aspira a diventare volano economico e punto di riferimento anche per progetti specifici di riconnessione tra sardi emigrati e discendenti e le proprie origini, come per esempio nel caso del “Turismo delle Radici”, il programma culturale a cui il MAECI ha dedicato proprio l’anno in corso.
Impreziosito dalla presenza del giornalista e pluripremiato scrittore di Jeff Biggers, il panel prevede la partecipazione di profili diversi tra loro ma complementari, e comunque uniti dall’origine rigorosamente sarda: Valeria Orani, Leide Porcu e Alessandro Melis. La Orani, curatrice e direttrice artistica del progetto MusaMadre, vanta un’esperienza ormai ultratrentennale nell’ambito dell’organizzazione dello spettacolo dal vivo nel teatro pubblico e privato; da anni lavora negli USA, dove ha messo in relazione il mercato americano e la cultura italiana contemporanea e sviluppato la sua visione curatoriale multidisciplinare.
La Porcu, psicoanalista e antropologa, ha studiato presso la Columbia University di New York, dove ha indagato come gli uomini, in un contesto socio-culturale specifico come quello sardo, gestiscono il loro senso di successo e onore, approfondendo in particolare il modo in cui danno un senso alla loro vita. Ha inoltre studiato terapia cognitivo-comportamentale presso l’Istituto Beck di Filadelfia e ha lavorato come terapista presso la clinica dell’IPTAR e la Western Queens Consultation Center, a stretto contatto con popolazioni svantaggiate e con persone con ogni tipo di problema psicologico. Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia della edizione 17 della Biennale di Architettura di Venezia e chair professor presso il New York Institute of Technology, è anche promotore del case-study avviato per trovare soluzioni architettoniche che possano fornire a Rebeccu infrastrutture in totale armonia con ecosostenibilità, rispetto della natura e resilienza.
Domenica 2 giugno il progetto di internazionalizzazione culminerà con la produzione e messa in scena dello spettacolo site specific In Sardinia, con la performance del coro polifonico di Bonorva Paulicu Mossa. Nell’ormai lontano 1997 la passione per il canto sardo stimola la nascita del coro di tradizioni popolari dedicato al più grande poeta in lingua sarda, Paulo Mossa, originario proprio di Bonorva. La compagine è l’anello che congiunge tradizione e innovazione, è la voce di Bonorva e, in terra americana, di tutta la Sardegna, è l’espressione artistica di una comunità che desidera promuovere il proprio territorio nel mondo attraverso la poesia, l’armonia, la fratellanza e la bellezza delle arti.
Il site specific vedrà anche la partecipazione di Jeff Biggers, storico americano pluripremiato e autore appunto del libro che ha ispirato la drammaturgia dello spettacolo: “In Sardinia: An Unexpected Journey in Italy” ha aperto una nuova finestra sulla storia della Sardegna. Definito una “guida entusiasta ed erudita” dal Wall Street Journal, il testo ha avuto un grande successo per il suo approfondimento sul passato, nelle tradizioni locali e nella lunga e trascurata tradizione letteraria della Sardegna, riportando l’Isola al centro della mappa statunitense del Mediterraneo. L’inizio dell’evento è previsto presso The Center at West Park’s Sanctuary Space alle ore 4.45 pm e si concluderà tra i cavallini di cemento del courtyard delle Wise Towers di New York con un omaggio a Maria Lai e Costantino Nivola. Proprio a quest’ultimo fu affidato nel 1964 l’arredamento di questo spazio urbano che negli anni ha visto tante trasformazioni e che recentemente è stato al centro delle cronache a seguito della rimozione e del successivo riposizionamento delle opere dell’artista isolano.
Il concerto sarà preceduto da diverse iniziative di guerrilla marketing, incluso un flashmob, in programma l’1 giugno presso Union Square, alla presenza del coro Paulicu Mossa, con l’obiettivo di promuovere l’evento e coinvolgere più gente possibile. La grande piazza è infatti vivissimo punto di aggregazione per i newyorchesi delle diverse classi sociali ed etnie. Si incrociano studenti, venditori di cibo, di dipinti, di oggettistica e di antiquariato, manager, sportivi su pattini o skateboard, classi di fitness che praticano attività all’aperto, musicisti che si esibiscono, poeti che leggono versi, manifestanti che protestano e turisti.
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