Alessandro Kata

Ricerca e sperimentazione di nuove sonorità, di nuove interazioni tra composizione e improvvisazione, di nuove relazioni tra musica e altri generi artistici. Sono queste le parole d’ordine di Prima Vera Contemporanea, la rassegna di musica eterodosse curata da Curva Minore con la direzione artistica di Valeria Cuffaro che ritorna per il secondo anno consecutivo a Palermo dal 16 marzo al 18 giugno ai Cantieri Culturali della Zisa- Sala Perriera- a Palermo, oltre a un concerto “fuori programma” al Fabrica 102.

Sulla scia del lascito di Lelio Giannetto, musicista e fondatore di Curva Minore considerato uno dei più importanti performer dei linguaggi espressivi degli ultimi decenni, Prima Vera Contemporanea 2023 presenta il meglio delle “altre musiche” del nostro tempo, invitando musicisti e performers attivi nel panorama musicale contemporaneo. Esponenti storici della scena italiana, europea e internazionale, convivono accanto a giovani musicisti, per creare un dialogo intergenerazionale che dà continuità a questa scena con tutte le sue peculiarità. Dal leggendario pianista, bassista e compositore John Greaves, fondatore degli Henry Cow e figura di spicco della cosiddetta Scuola di Canterbury, ai talenti della scena contemporanea siciliana, la sassofonista Maria Merlino e la clavicembalista e pianista Adalgisa Badano; dalle performance site specific di Ulrike Brandt e Alf Löhr, all’industrial jazz di Nero Diaspora; dal contrabasso di Pietro Elia Barcellona al trio di musicisti viaggiatori di Carl Ludwig Hübsch, Gunda Gottshalk, e Davide Campisi; dalle Metamorfosi dell’artista Pietro Martini in cui l’arte visiva incontra la musica e la danza, fino all’eclettico pianista compositore, improvvisatore, cantautore, attivista, californiano Thollem McDonas, e alla sound art di Alessandro Librio. Prima Vera 2023 mette in discussione i confini tra i generi musicali, oltrepassandone i limiti e riuscendo ad abbracciare un pubblico di spettatori specializzati così come di quelli meno vicino all’ambiente della musica contemporanea. ​​La rassegna Prima Vera Contemporanea è realizzata grazie al sostegno  del Ministero della Cultura, dell’Assessorato al Turismo dello Sport e dello Spettacolo e dell’ Assessorato ai Beni culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana.

THE POET’S GAME – John Greaves e Annie Barbazza

PROGRAMMA

Prima Vera Contemporanea 2023 presenta una miscela originale di generi tra jazz, musica colta, incontri d’improvvisazione radicale, composizioni istantanee, prime assolute e performance e installazioni nate appositamente per il festival, con un approccio trasversale ai nuovi linguaggi, incluse le arti visive e performative. A conferma di ciò, la rassegna si apre giovedì 16 marzo alle ore 21,15 alla Sala Perriera dei Cantieri Culturali della Zisa con una performance spettacolo multimediale di Ulrike Brand e Alf Loehr, frutto di una residenza dei due artisti a Palermo, dove hanno raccolto suoni, ispirazioni e suggestioni confluite nel Diario di Palermo: un’azione site specific da vedere e da ascoltare, che coniuga il violoncello di Ulrike Brand, e i dipinti dell’artista Alf Loehr. Uniti dal 2022, quando hanno portato il primo loro progetto insieme alla Biennale di Venezia, Brand e Alf Löhr lavorano sulla relazione tra immagine e suono, dando vita a un processo artisticamente sofisticato e sempre aperto a nuove interazioni. 

Testimonianza del desiderio di sperimentare un dialogo tra diverse forme d’arte è anche Metamòrfosi (21 maggio) un’opera immersiva dell’artista Pietro Martini che indaga  il profondo, inseparabile rapporto tra l’essere umano e la natura, attraverso l’incontro dell’arte visuale con la musica originale eseguita dal vivo da Benedetto Basile(flauto),Andrea Ardizzone (tromba) e Marco Ardizzone (sassofono ) e la danza di Mara Rubino.

E ancora anche Balli drastici (10 e 11 giugno), progetto di ricerca artistica del violinista e sound artist Alessandro Librio e della danzatrice e coreografa Giovanna Amarù. Ispirato ai quadri deperiani dei «Balli plastici», lo spettacolo si struttura come l’intersezione di scatole drammaturgiche vocali coreutiche e musicali, aperte a partiture improvvisative che coinvolgono attivamente anche gli spettatori. 

Tra gli ospiti più attesi a Prima Vera Contemporanea 2023 c’è sicuramente la leggenda dell’avant/prog internazionale, John Greaves fondatore della band Henry Cow, che nella sua fenomenale carriera ha collezionato collaborazioni con maestri della musica come Robert Wyatt, con il quale stabilì un vero e proprio sodalizio, e National Health, Elton Dean Band, Mike Oldfield, Brian Eno, Michael Nyman, solo per citarne alcuni.  Noto al grande pubblico per i famosissimi cicli di canzoni basati sui testi di poeti -Joyce, Verlaine, Thomas, Swinburne, Blegvad- Greaves insieme all’astro nascente della prog Annie Barbazza porta sul palco della sala Perriera The Poet’s Game, (28 aprile) uno spettacolo che ha girato i più importanti festival di musica contemporanea in tutto il mondo, entusiasmando pubblico e critica con canzoni dove la melodia lascia spazio ai testi, cantati in tre lingue (francese, inglese e italiano).  

E ritorna a Palermo anche un altro “gigante” della musica contemporanea: il californiano Thollem McDonas, (13 maggio) compositore, improvvisatore, educatore, attivista che William Parker ha definito un “moderno griot”, lodandone la capacità di incorporare nella propria musica i mille incontri e le diverse influenze di una vita musicale in continuo movimento. Non solo pianista ma anche vocalist e sperimentatore elettronico, Thollem è un vero specialista della performance in solitaria, che esalta con una tecnica strumentale superlativa e una fantasia improvvisativa di prim’ordine, passando con naturalezza da costruzioni ritmiche ipercinetiche, dense e complesse, ad ampi squarci di serena contemplazione; da melodie immediatamente coinvolgenti a passaggi ferocemente astratti.

Dalla scena della musica contemporanea mitteleuropea arriva a festival Pietro Elia Barcellona (12 maggio)   giovanissimo ma già affermato virtuoso  contrabbassista, compositore e improvvisatore siciliano  basato in Olanda, che porta al festival il suo ultimo progetto “Voyage”: un omaggio al celebre contrabbassista Stefano Sconadibbio e alla sua “Voyage that never ends”, considerata la composizione di maggior rilievo per contrabbasso solo di cui Barcellona reinterpreta alcuni momenti. Al musicista si unisce sul palco la cantante spagnola Irene Moreno Sorozàbal, giovane  flautista e cantante spagnola capace di spaziare dalla musica medievale a quella classica contemporanea, fino alla musica improvvisata e a sue composizioni originali. 

Il jazz puro incrocia i territori dell’industrial e del punk come della musica radicale, con i Nero Diaspora, (31 marzo) trio tra jazz, dark ambient, e sound poetry ma dalla forte componente ritmica e melodica. La band composta da Rossella Cangini (voce) Gandolfo Pagano (chitarra preparata) Fabrizio Elvetico (elettronica) ognuno con una lunga esperienza nell’ambito della sperimentazione musicale, approda al festival per presentare Shadows on Earth, l’ultimo album pubblicato da Folderol Records “un percorso attraverso le memorie sonore in cui può confluire di tutto, secondo il principio per cui l’arte della seduzione è impura e inclusiva, non rigorosa né esclusiva”.

Ma Prima Vera Contemporanea 2023  non dimentica uno sguardo attento sullo scenario dei più giovani talenti siciliani come Adalgisa Badano, clavicembalista e pianista dedita intensamente sia alla musica antica che a quella contemporanea, per l’occasione al pianoforte in duo con il soprano Valentina Coladonato nel concerto Gemini in Amore (15 aprile); e Maria Merlino, (7 maggio, Fabbrica 102) sassofonista siciliana dal talento cristallino  che la pone tra le più dotate a livello tecnico ed espressivo in circolazione di cui troviamo conferma nel suo ultimo albumSchegge” – prodotto e distribuito da Angapp Music. L’artista divide il palco della Sala Perriera con Silvia Bolognesi contrabbassista e compositrice tra le più brillanti in Europa, e Avreeayl Ra, leggendario  batterista protagonista da oltre mezzo secolo della scena jazz di Chicago, formando un inedito trio dove le tre distinte identità si dissolvono in una visione comunitaria dove l’improvvisazione è il trait d’union. 

Una menzione a sé merita il progetto Viaggiatori che chiude la rassegna il 18 giugno. Formato da tre musicisti di chiara fama, la tedesca Gunda Gottschalk, il percussionista Davide Campisi, e il virtuoso del basso tuba Carl Ludwig Hübsch, considerato tra i più importanti musicisti e compositori europei, il trio è nato ufficialmente nel cuore della Sicilia dove gli artisti hanno fatto un lavoro di ricerca dei suoni dell’isola, ricreandone le espressioni sonore e mescolando musica mediterranea con il free jazz. Il prezioso contributo di Carl Ludwig ha assemblato tutto questo prezioso materiale sonoro, che è confluito anche nell’album Viaggio n°1” con l’etichetta Suoni Indelebili: un viaggio che parte dalle origini dei suoni, fino ad arrivare allo sviluppo sonoro e ritmico contemporaneo.