È una giornata no? Il fidanzato ti ha appena lasciata? Scrivi racconti ma non trovi nessuno che sia disposto a pubblicarteli? Tranquilla: c’è una coppia di amici pronta ad aiutarti. Loro hanno la soluzione perfetta per risolvere tutti i tuoi problemi. Conoscono un tipo affascinantissimo, inseritissimo, coltissimo. E te lo vogliono far incontrare proprio stasera, a cena. Il fantomatico “amico degli amici” Marcos, arriverà con tutto il carisma e l’arroganza del poeta affermato; ma la serata a quattro darà luogo ad esiti inattesi, rivelando le tensioni nascoste.
Ecco che la commedia rosa vira improvvisamente verso tinte thriller e grottesche: forse perfino horror o pulp, chissà. Senza perdere tuttavia l’ironia: perché alla base della pièce c’è una buona dose di sarcasmo nei confronti di certi ambienti intellettualoidi e radical chic. Con simbolismo evidente “L’uomo con gli occhiali da hipster” sbeffeggia il finto anticonformismo di chi si agita fra velleità artistiche frustrate e desiderio di approvazione e lo snobismo di chi si bea di elucubrazioni autoreferenziali totalmente vuote di significato. Perfino l’affetto verso l’amica in difficoltà passa in secondo piano di fronte alla brama di compiacere l’ospite “di successo”.
Il regista Roberto Rustioni sta lavorando sul testo del drammaturgo catalano Jordi Casanovas e decide di presentarlo a teatro in una fase intermedia: più di una lettura scenica, meno di uno spettacolo finito. Una sorta di prova avanzata, per studiare le reazioni del pubblico ed affinare la direzione da prendere. La scenografia è poco più di un abbozzo, i personaggi non sono tutti a fuoco: se l’interpretazione dei tre amici è già vivace e convincente, la figura del misterioso Marcos risulta monocorde e poco delineata. La drammaturgia dissemina una serie di elementi che non ricompone in forma coerente: ma questo pizzico di casualità nonsense dona ritmo e imprevedibilità ad una commedia che risulta divertente, sia pure ancora in versione “incompiuta”.
Titolo | L'uomo con gli occhiali da hipster - un progetto tra lettura scenica e spettacolo |
Autore | Jordi Casanovas |
Adattamento | traduzione a cura Università IULM Francesca Clari |
Regia | Roberto Rustioni |
Aiuto regia | Assistente alla regia e alla drammaturgia: Cecilia Gaipa |
Interpreti | Valeria Angelozzi, Roberta Lanave, Fabrizio Lombardo, Valentino Mannias |
Durata | 80' |
Produzione | Le vie dei Festival in collaborazione con Olinda |
Anno | 2016 |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | 26 settembre al Teatro Vascello - Via Giacinto Carini, 78 - Roma |
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