Sono i drammaturghi Carolina Balucani con “Addormentate” e Stefano Fortin con “Cenere”, insieme al regista Valerio Leoni, che ha presentato il progetto “Cuspidi”, i vincitori dei bandi di Biennale College Teatro per Autori under 40 e per Registi under 35. L’annuncio conclude il 50. Festival Internazionale del Teatro diretto da Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) anticipando la prossima edizione del Festival, dove i nuovi testi e la nuova regia troveranno spazio. Scelti tra una rosa di sei testi finalisti, Addormentate di Carolina Balucani e Cenere di Stefano Fortin, che verranno ulteriormente elaborati e perfezionati nel corso del prossimo anno, saranno presentati in forma di mise en lecture alla Biennale Teatro 2023, in collaborazione con un rinomato centro di ricerca teatrale.
“E’ il testo che vibra più di altri delle sollecitazioni suggerite per l’edizione di questo 50. Festival, ROT: il rosso dell’azione, intesa come consapevolezza di
una chiamata collettiva” – scrivono Stefano Ricci e Gianni Forte a proposito di Addormentate di Carolina Balucani. “L’incipit del testo, il termine di una festa consumata in un campo d’erba identificano un bosco e le luci di un affievolirsi vitale nostalgico. Voci, non personaggi, indicate da lettere alfabetiche, e una nota sulle pause temporali lanciano il primo tratto distintivo drammaturgico: quattro appelli universali, quattro apparenti abdicazioni dal fiato contratto introducono a questo viaggio al termine della notte. Emerge un coro, a indicarci i principi di una tragedia classica. Le voci, insieme alla collettività del coro riproducono l’Umanità tutta, che difatti appare segnata da un marchio ancestrale, una ferita rossa sulla mano che attesta cosa? L’essere in vita o il segno di un tradimento a noi stessi, ad occhi che non vogliono ascoltare, braccia che non vogliono soccorrere?
“Dotato di un originale segno impressionista, viscerale e urgente, in una contemporaneità che si dissolve in un batter di ciglia, logorata dall’ansia dell’apparire”, Stefano Fortin, con un estratto del suo ultimo testo, Cenere è stato scelto dai Direttori Stefano Ricci e Gianni Forte “per la sottile trasognata poeticità e la raffinatezza caustica nel germinare un Presente apparentemente realistico, ironico e terribile allo stesso tempo, in risonanza con le inquietudini dell’Oggi, convocando la momentanea dilatazione visionaria di una temporalità razionale, sfaldandola di qualsivoglia velleitaria certezza, lasciando deflagrare una panoplia di desideri arditi e/o sentimenti reconditi come la rabbia che, scorrendo magmaticamente sottopelle, finiscono per venire alla luce ed eruttare lapilli incandescenti e corrosivi pulviscoli rossi di cenere che, disorientandoci prima, ci avviluppano poi in un turbamento irreversibile”.
La voce scelta per la nuova edizione di Biennale College Registi under 35 è invece quella di Valerio Leoni, che ottiene il premio di produzione (fino a un massimo di 110.000 euro) con il progetto Cuspidi. “La sua traiettoria artistica travalica e si allontana da un percorso visivamente e linguisticamente realistico per dirottare l’indagine infondendole una tonalità emotiva in cui fa emergere, spostare o star fermi i corpi e la pluralità delle loro voci monologanti in un paesaggio mentale immaginato da Magritte” (dalla motivazione di Stefano Ricci e Gianni Forte). Le motivazioni complete si trovano sul sito web della Biennale: www.labiennale.org
Cenni Biografici
Carolina Balucani (Perugia, 1981) – Dopo la laurea in Legge si diploma come attrice al CUT di Perugia (2007). Nel corso dei suoi studi incontra, fra gli altri, Antonio Latella, Ludvic Flaszen, Nicolaj Karpov, Francis Pardeilhan, Lucia Calamaro, Martin Crimp, Danio Manfredini, Krystian Lupa. È autrice, assieme al dramaturg Giuseppe Albert Montalto, de L’America Dentro, vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro sez. Bianco e Nero 2012. Con l’America dentro nel 2013 viene selezionata come artista under 35 per la regione Umbria nell’ambito di Teatri del Tempo Presente. Nel 2015 scrive e interpreta Thyssen, per la regia di Marco Plini. Con La Regina Coeli, è tra i cinque finalisti del concorso nazionale Nuove Drammaturgie Network. Pubblicato dalla casa editrice Editoria e Spettacolo, La Regina Coeli ha vinto la dodicesima edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2017.
Stefano Fortini (Noventa Vicentina, 1989) – Completa il dottorato di ricerca in Studi linguistici e letterari presso l’Università di Padova nel 2022 e nel 2014 si diploma presso l’Accademia del Teatro Stabile del Veneto. È autore di George II, presentato con la regia di Alessandro Businaro nell’ambito del 48. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia diretto da Antonio Latella. Nel 2021 scrive Quasi per Abecedario per il mondo nuovo e 9/5/1945 per Calendario civile, progetti diretti e coordinati da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, prodotti dal Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Nel 2020 è tra i selezionati per “Italian & American Playwrights Project”. Nel 2019 è finalista del “Premio Riccione – Pier Vittorio Tondelli” e nel 2018 del “Premio Hystrio – Scritture di Scena”.
Valerio Leoni (Frosinone, 1988) – È un attore, regista e dramaturg. Affianca al lavoro una ricerca sul Teatro condotta tra Polonia, Germania, Danimarca, Spagna e Italia. Nel 2019 scrive i testi “Souvenir da casa di mia madre” e “Baalhaus”. Nel 2015 fonda la compagnia Agiteatro. Nel 2018 fonda a Roma il centro culturale Labirion Officine Trasversali di cui è, insieme a Sofia Guidi, direttore artistico. A novembre 2020 presenta presso il Teatr Laboratorium del Grotowski Institute lo spettacolo “RUINS|Souvenirs”, di cui è drammaturgo e regista.
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