TeatroEcoLogico Compagnia Cuenca Lauro performance al tramonto alle pendici del vulcano

L’estate si avvicina e, come da dodici anni a questa parte, torna la FESTA DI TEATRO ECO LOGICOdal 21 al 30 giugno dieci giorni sull’isola di Stromboli con un ricco programma di eventi di teatro, musica, danza, scienza alla luce del sole e delle altre stelle, senza uso di corrente elettrica e completamente gratuiti per vivere una vera e propria avventura fra arte, cielo, terra e mare.

L’undicesima edizione della Festa di Teatro Eco Logico (la dodicesima annualità se si conta l’edizione “zero” del 2013) si svolge sulle terrazze, i giardini, il sagrato della Chiesa di San Bartolo, l’anfiteatro Eos, la biblioteca Aimèe Carmoz, la Libreria e altri luoghi di incontro offerti dalla perla nera del mediterraneo. La Festa è un’occasione unica per scoprire l’isola seguendo la mappa di decine eventi gratuiti tra le spiagge e le nere rocce vulcaniche, visitando anche luoghi privati aperti solo per l’occasione, partecipare alla pulizia della spiaggia per poi gustarsi una granita con brioche alle “chiacchiere da bar” con gli artisti e relatori ospiti della Festa.

Quest’anno la Festa celebra il centenario della nascita di Andrea Camilleri (con una lettura partecipata di brani da “Il gioco della Mosca”), di Emilio Garroni (con la proposta di 5 dei suoi “Racconti Morali”), di Gerald Durrel (con un incontro con Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia) e di Peter Brook. Il 2025 è anche il decennale della pubblicazione dell’Enciclica “Laudato Si'” di Papa Francesco ricordata in una serie di incontri sul tema della “terra” a cura di Stefania Minciullo a cui partecipano, tra gli altri,  Paolo Pileri del Politecnico di Milano, Guido Giordano dell’Università Roma Tre ed Emanuele Von Normann dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio.

Il programma prevede anche un concerto di Raffaella Misiti e Stefano Scatozza di Acustimantico, una performance della danzatrice Vanessa Mattei Scarpaccini presentata da Sosta Palmizi, lo spettacolo “Erisittone” con musiche originali di Amedeo Monda, il monologo “Storie di Scorie” di e con Ulderico Pesce. E poi ancora: percorsi guidati sull’isola, un laboratorio per bambini a cura di Chicca Cosentino, le ormai tradizionali “Chiacchiere da Bar” in cui pubblico e artisti e relatori conversano sugli eventi del giorno prima, un seminario interattivo del musicista Mario Laudati, un incontro con i vulcanologi dell’Associazione Italiana di Vulcanologia e dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Tra gli altri artisti che animeranno la Festa: Maurizio Rippa, Gianluca Misiti, Consuelo Mura, Marina Maugeri, Alessio Esposito, Laura Mazzi, Maria Vittoria Argenti. Il sottotitolo di questa edizione è “a qualcuno piace caldo” legato al momento dell’anno e al riscaldamento globale e richiama un altro centenario, quello della nascita di Jack Lemmon e Tony Curtis, protagonisti dell’omonimo film di Billy Wilder. La Festa è ideata e realizzata dall’Associazione Fluidonumero9, in co-produzione con 369gradi, firma la direzione artistica Alessandro Fabrizi, main partner di tutta l’iniziativa è Ricola.

TEATRO ECO LOGICO

La Festa rappresenta un’esperienza unica di contatto “senza filtri” fra uomo e natura, fra artista e spettatore grazie alla rinuncia alla corrente elettrica e quindi ad artifici tecnologici (niente microfoni, niente strutture, nessun faro puntato sul performer), una rinuncia che genera ascolto, che produce meraviglia, che celebra l’essere umano nella natura non come predatore ma come interlocutore.

La drammatica crisi climatica è al centro della poetica e della pratica della Festa che intende rigenerare un dialogo intimo e reciproco con l’ambiente e risvegliare una sensibilità e un’attenzione ai contenuti ecologici, offrendosi come modello unico al mondo di pratiche esemplari di risparmio energetico.

Alla Festa di Teatro Eco Logico dal 2013 si incontrano ogni anno artisti e scienziati, giornalisti e filosofi, scrittori e operatori umanitari. Si incontrano intorno a un tema di cui esplorano le sfaccettature dal proprio punto di osservazione, proponendo agli altri partecipanti e al pubblico incontri “a spina staccata”; la Natura fa così la sua parte, esaltando, disturbando, arricchendo o alterando la performance.

Per l’artista è l’occasione di operare all’aria aperta, senza pareti o porte, con gli interventi più o meno prevedibili della natura, su spiagge dove la gente prende il sole o fa il bagno, in boschetti dove passano i bambini, sotto il brontolio del Vulcano. Abitanti e villeggianti sono liberi di assistere alle prove e di attraversare la scena nel corso della performance o persino di parteciparvi in prima persona. Il mondo è il palcoscenico e tutti gli uomini sono protagonisti insieme alla Natura. Il senso della scoperta, del cercare e forse trovare la bellezza dell’irripetibilità dell’evento o dell’incontro in natura è il punto di forza di questa iniziativa, un’esperienza, e lo sa bene chi vi ha partecipato, che rimane per sempre nel ricordo e nell’anima.