Leonardo Lidi è il nuovo direttore artistico del Ginesio Fest. 33 anni, attore e regista teatrale, un’importante carriera sui più prestigiosi palcoscenici italiani ed esteri, Lidi è alla sua prima esperienza di direzione artistica, una scelta importante dettata dalla sua volontà di “ricostruire un alfabeto partendo dalla centralità della materia teatrale.Tornare alla condivisione dello spazio attraverso emozioni e pensieri per imparare a raccontarci in questo periodo storico spietato. Insieme. Vivere l’Altro come una possibilità e non una minaccia”. Il Ginesio Fest si svolge in uno dei borghi più belli d’Italia, San Ginesio (Mc) che nel 2016 è stato gravemente danneggiato dal terremoto, ma che ha saputo sin da subito dimostrare la forte volontà di rinascita sociale culturale ed economica che gli ha valso il prestigioso riconoscimento ricevuto lo scorso dicembre come Best Tourism Villages 2021” dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO).
“La sfida lanciata nel 2020 con la prima edizione del Ginesio Fest – dichiara il Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco – in un luogo ferito dal sisma e in piena pandemia da Covid, è riuscita in realtà a ricomporre un terreno fertile per il rilancio del Borgo partendo dalla cultura. Sono certo che Leonardo Lidi saprà dirigere egregiamente questo ambizioso progetto traghettando San Ginesio ad essere riconosciuto da tutti come il Borgo degli Attori”. Il festival quest’anno sarà in scena tra le strade le piazze e i siti d’arte del centro marchigiano dal 18 al 25 agosto con la prestigiosa direzione artistica di Lidi.
Leonardo Lidi Diplomato nel 2012 come attore alla Scuola del Teatro Stabile di Torino debutta con Andrea De Rosa nel Simposio di Platone nel ruolo di Socrate, per poi essere scelto da Valter Malosti per interpretare Amleto. Successivamente il Teatro Stabile di Torino decide di affidargli lo spettacolo annuale per le scuole “Peter Pan” di James Matthew Barrie. Nel 2016 viene scelto da Antonio Latella per interpretare Agamennone nello spettacolo/maratona Santa Estasi. Sempre come attore Lidi ha la possibilità di lavorare per Levan Tzuladze e Kostantin Bogomolov in tournée internazionali. Torna come regista al Teatro Stabile di Torino con Qualcuno che tace, trilogia dedicata a Natalia Ginzburg con la rappresentazione di Dialogo, La Segretaria e Ti ho sposato per allegria. Nell’estate del 2018 debutta al 46. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia Spettri da Henrik Ibsen con la regia di Leonardo Lidi, spettacolo vincitore del bando registi under 30. Successivamente dirige l’attore Francesco Mandelli nel monologo Proprietà e atto di Will Eno.
Nel 2019 è regista dello Zoo di Vetro di Tennessee Williams coprodotto da LAC Lugano con il Teatro Carcano di Milano e Fondazione TPE. Nel 2020 dirige la sua prima opera lirica “Falstaff” di Giuseppe Verdi, con Luca Salsi nel ruolo del protagonista. Nell’estate 2020 torna come regista alla Biennale di Venezia con due spettacoli: Il lampadario di Caroline Baglioni e La città morta da Gabriele D’Annunzio prodotto da TSU Teatro Stabile dell’Umbria e Corte Ospitale. Sempre come regista apre la stagione 2020/2021 del Teatro Carignano/Teatro Stabile di Torino con la Casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca. Per il suo lavoro di regista e drammaturgo viene insignito del Premio della Critica ANCT 2020. Nel giugno 2021 debutta in prima nazionale al Festival dei Due Mondi di Spoleto con La signorina Julie di August Strindberg, prodotto da TSU Teatro Stabile dell’Umbria. Dal 2021 è vicedirettore e coordinatore della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino diretta da Valerio Binasco.
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