Corpo Utopico ph Andrea Lovera

T*Danse – Danse et technologie rifiorisce. Giunto alla sesta edizione, diventa primaverile il Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta che era stato autunnale. L’iniziativa di TiDA – Teatro Instabile di Aosta, presieduta da Alessia De Donno, e della Cittadella dei Giovani di Aosta, diretta da Jean Frassy, partita il 26 aprile con la settimana di preparazione al festival “Aspettando T*Danse”, prosegue fino all’8 maggio ad Aosta per la direzione artistica di Marco Chenevier e Francesca Fini.

L’edizione 2022 di T*Danse entra a far parte del progetto di rete “TRACCE”, che collega e potenzia le esperienze più rilevanti portate avanti negli anni da due partner, TiDA – Teatro Instabile di Aosta e Associazione Fonosintesi, moltiplicandone l’impatto culturale e sociale. “TRACCE” ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio. T*Danse – Danse et technologie è realizzato inoltre con il sostegno del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, con il contributo di Fondazione CRT nell’ambito del bando “Not&Sipari” e con il patrocinio del Comune di Aosta.

Dopo due anni di rimodulazione nei termini dettati dall’emergenza sanitaria, il festival riprende in parte la programmazione annullata nel 2020 e in parte tira le fila di questo periodo diverso proponendo le nuove creazioni «quelle nate in un momento storico in cui la produzione artistica, persino quella legata alle arti performative, per non arrestarsi, per lo più si è soffermata sull’esplorazione dei mezzi audiovisivi», dichiara il direttore artistico Chenevier.

Distribuito su due settimane, T*Danse si compone di più di venti eventi multidisciplinari. Il festival, che sin dalla sua prima edizione ha dato spazio ad artisti giovani e di lungo corso italiani e internazionali rifuggendo dai grandi nomi, conferma la sua vocazione e propone per l’edizione 2022 un programma di appuntamenti in cui le arti performative sposano le nuove tecnologie. Tra gli spettacoli, tutti in prima regionale, ci sono tre prime assolute e una prima nazionale. Ospiti Diego Scroppo / Francesca Cinalli e Paolo De Santis / Anna Paola Bacalov e Lorenzo Letizia / Davide Valrosso / Irene Russolillo / Gabriella Maiorino / Fabio Ciccalè / Fabien Faucil, Colas Lardeau e Jordan Malfoy (FR).

Gli spazi sono quelli della Cittadella dei Giovani di Aosta (la Sala Expo, la Sala Specchi, il Teatro, la Caffetteria, il Cortile) ma anche alcuni luoghi pubblici della città. Superata la parentesi difficile degli ultimi due anni, ritorna la Biblioteca Regionale, partner del festival, in cui, per la sezione “Ercole Balliana”, sarà ospitata martedì 3 maggio (10.30-11-30) la conferenza “The Sharing: “Cristallo di luce”, tenuta da Stefano Beltramo, Chiara Garibaldi, Diego Scroppo e Bruce Sterling dell’Associazione The Sharing per illustrare da diversi punti di vista, dall’ideazione alla parte ingegneristica, alle energie rinnovabili, l’installazione artistica “Cristallo di Luce” dell’artista torinese Diego Scroppo, visitabile in Sala Expo dal 3 maggio e fino al 7 maggio. “Cristallo di Luce” è un’opera ad alto contenuto innovativo, una “luce d’artista” auto-sostenibile che impiega la tecnologia fotovoltaica e non impatta sull’economia ma, al contrario, produce energia e la rimette in circolo come un bene pubblico. A T*Danse sarà esposto il prototipo in scala ridotta della scultura alta sette metri, a geometria tetragonale e in grado di generare energia elettrica.

«Ritornare alla forma originaria di T*Danse – spiega la direzione artistica – significa reintrodurre la pratica delle conferenze in collaborazione con la Biblioteca Regionale per la sezione “Ercole Balliana”, ritrovare le masterclass a cura degli artisti ospiti, consentire la permanenza degli artisti durante tutta la settimana di festival per ricreare dal vivo quel senso di comunità per il quale tutto questo, l’arte stessa, ha senso di esistere». Torna così l’eccezionale coinvolgimento degli studenti del Liceo Classico Artistico Musicale di Aosta (LICAM): dopo il Liceo Artistico, sono infatti entrati a far parte del progetto di T*Danse, attraverso i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO),  il Liceo Classico e il Liceo Musicale di Aosta, i cui allievi partecipano sia agli eventi aperti al pubblico (spettacoli, laboratori, conferenze, masterclass) sia al lavoro di organizzazione e comunicazione del festival, al fianco degli stessi professionisti che fanno funzionare la sua complessa macchina. Tornano anche il laboratorio di critica per gli studenti del LICAM a cura di Enrico Pastore, che indaga sulle aspettative e l’immaginazione dello spettatore; i “feed-back aperò”, in cui si dialogherà, all’indomani degli spettacoli, sui lavori in compagnia degli artisti (giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 maggio); il “contest Instagram” tra gli allievi del workshop di social media storytelling #Comunicadanza, a cura di Simone Pacini, fondatore di “fattiditeatro”; tornano le masterclass e i laboratori; e, domenica 8 maggio, chiuderanno il festival la T*Battle – 1 VS 1 Mix Style Battle e la consueta “Maratona delle scuole” aperta a tutte le scuole di danza e di circo della regione.

Il programma in dettaglio dal 4 maggio

Dopo “Il Corpo Utopico”, laboratorio creativo multidisciplinare nello spazio urbano condotto da Francesca Cinalli e Paolo De Santis della compagnia Tecnologia Filosofica (partito il 26 aprile), nella Cittadella dei Giovani di Aosta si entra nel vivo degli spettacoli da mercoledì 4 maggio. Ad aprire le danze è uno spettacolo in prima assoluta e riservato al Club degli Host, per ringraziare gli abitanti di Aosta e dintorni che continuano a supportare il festival T*Danse accogliendo gli artisti nelle loro case, una pratica che si era interrotta nelle due precedenti edizioni e che da quest’anno riprende per incrementare il dialogo con il pubblico: “DIPTICO Y VARIACION EnVivo” di Anna Paola Bacalov e Lorenzo Letizia è uno spettacolo frutto del lavoro svolto a partire dalla produzione video “DIPTICO Y VARIACION blanco elbai II negrita elbai I”, realizzata nel mese di ottobre 2021 in una cava di zolfo non molto distante da Roma e che sarà proiettata tutto il giorno in prima assoluta in Sala Expo. Nel pomeriggio si terranno due masterclass in Sala Specchi: quella di Davide Valrosso “Geografia di un corpo” (14-15.30), esplorazione delle dinamiche che si instaurano tra corpo e pensiero, per preparare a un sano e funzionale utilizzo della mobilità articolare; e quella di Irene Russolillo “Chanting”, che fa appello a vocalità nascoste per mettere in relazione il potente strumento espressivo della voce con il movimento (16-17.30).

Giovedì 5, dopo le masterclass in Sala Specchi, di Gabriella Maiorino, che con “La microfisica del desiderio” parte da una lunga ricerca molecolare sul corpo (14-15-30), e di Fabio Ciccalè che trasmetterà alcune sequenze (e le loro motivazioni) del suo spettacolo “Canto Pop” combinando tecnica e osservazione, si avvicenderanno in Teatro (20.00): Davide Valrosso in prima regionale con l’audace “Biografia di un corpo”, percorso che scandisce l’essenza di un nudo isolato che contiene la propria ombra e narra tramite se stesso tutte le biografie possibili (20.00, Teatro), e, a seguire, “Dov’è più profondo” di Irene Russolillo, già in residenza presso la Cittadella dei Giovani nel 2020, che presenta in prima assoluta uno spettacolo sulla cultura Walser fatto di corporeità, suono e immagini, in cui convivono canti e pensieri sulle identità svincolati dall’ideale di purezza per lasciare spazio all’imperfezione e alla mescolanza. Nel Cortile alle 22, invece, ci sarà la performance “Innesti – un (altro) discorso tra memorie” di Andrea Carlotto, Enrico Montrosset e Alberto Ricca, un esperimento di live audiovisual performance condiviso, nel quale la creazione dell’esperienza si avvale della partecipazione e collaborazione remota del pubblico, tramite smartphone e un software di videoconferenza che permetteranno di inviare il contributo degli spettatori in diretta ad Andrea Carlotto, il quale lo preleverà e orchestrerà all’interno dell’ambiente esecutivo della performance rilanciandolo nel live streaming. La performance estemporanea “Innesti” sarà in replica venerdì 6.

Venerdì 6 la dinamica Gabriella Maiorino sarà sul palco in prima regionale con “20-20”, un duetto breve che nasce dalla traccia di un duetto di circa dieci anni prima, e partendo idealmente da quello indaga quali presenze fisiche, linguaggio e atmosfere, dopo più di una decade, ci permettono di abitare lo spazio in modo nuovo (20.00, Teatro), cui seguirà Fabio Ciccalè, che presenterà in prima regionale “Canto Pop”: su un tappeto sonoro di musiche e parole, pietre miliari della canzone italiana, un carosello di danze ironiche, grottesche e sensuali, che collocano lo stile di Ciccalè a metà strada tra il teatrodanza e l’avanspettacolo. Nel pomeriggio, in Sala Specchi (16-17.30), i francesi Fabien Faucil, Colas Lardeau e Jordan Malfoy della compagnia Racine De Deux daranno il benvenuto nel loro mondo attraverso la masterclass “Welcome to Racine De Deux”, in cui condurranno i partecipanti alla scoperta dei materiali coreografici del loro spettacolo “La Petite Porte (The Little Door)”, tra b-boying e floorwork contemporaneo.

Lo spettacolo “La Petite Porte” sarà in scena in prima nazionale sabato 7 maggio in Teatro ore 20.30, un viaggio metaforico nella condizione esistenziale dell’essere umano di fronte a quella “piccola porta” che gli permetterà di iniziare un nuovo percorso facendo la sua scelta. La compagnia Racine De Deux dal 2013 sviluppa il suo lavoro creativo e coreografico sui valori dell’hip hop, e anche se trovano la loro identità tra la danza contemporanea e urbana, non si pongono limiti, continuando a cercare di dare forma a un modo unico e ibrido di raccontare storie. A Racine de Deux è affidata anche l’organizzazione, in collaborazione con il festival T*Danse, della “TBattle – 1 VS 1 Mix Style Battle”, concorso aperto a tutti i tipi di danzatori e danzatrici (hip hop, break dance, popping, locking, danza classica, contemporanea o altro): alle 15:30, ci sarà la Battle Kids under 12, e dalle 16.30 la Battle Open. Un momento di condivisione e di scambio intorno ad una passione che unisce, la danza. Degna conclusione di un festival che dalla sua prima edizione aspira a essere anche una “festa”. Presiederanno la giuria Fabien Faucil, Colas Lardeau e Jordan Malfoy della Racine De Deux. Ad animare il pomeriggio, la musica di DJ Breg di Aosta-FreeMoves. (ingresso gratuito, prenotazione consigliata; modalità di partecipazione: tdanse.net/battle-2022), prima della consueta cerimonia conclusiva del Festival.

Sono mediapartner di T*Danse – danse et technologie: Scene Contemporanee, Campadidanza, fattiditeatro, Radio Proposta In Blu, Liminateatri