Nozze di platino. Un amore che non conosce fine. Una storia che non si è mai interrotta, dal dopoguerra ad oggi, nemmeno durante la pandemia. Il Festival Shakespeariano di Verona celebra la sua 75a edizione, un anniversario unico in Italia. Il palcoscenico calcato dai più grandi artisti italiani è pronto ad alzare il sipario per una stagione celebrativa. Rievocando i mostri sacri. Nino Manfredi, Franco Zeffirelli, Mariangela Melato, Gigi Proietti, Franca Nuti, il regista Peter Brook e ancora Giorgio Albertazzi, Vittorio e Paola Gassman, Renzo Ricci, Giancarlo Giannini, Isabelle Huppert, Paola Borboni, Petra Conti, Anna Proclemer, Annamaria Guarnieri , Monica Guerritore, Gabriele Lavia, Franco Branciaroli. È infinito l’elenco delle star che dal 1948 ad oggi hanno fatto grande la storia del più longevo Festival italiano dedicato a William Shakespeare.
Teatro, danza e musica. Dal 20 giugno al 13 settembre il Festival porterà a Verona 14 prime nazionali e 7 coproduzioni. Ben 48 serate di spettacolo dal vivo. Nata nel 1948, per la volontà di rendere omaggio al Bardo e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.
«La settantacinquesima edizione del Festival Shakespeariano di Verona rinnova il suo appuntamento con il pubblico nel suggestivo scenario del Teatro Romano con una stagione celebrativa di spessore, dando spazio, con grandi e affermati interpreti al fianco delle proposte innovative delle nuove generazioni, a tutte le arti performative. Grazie al sostegno di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, danza, musica e teatro di grande livello animeranno per tutta l’estate il palcoscenico del Romano di Verona in un suggestivo omaggio a Shakespeare», dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
I protagonisti 2023. Il programma della settantacinquesima edizione, la quarta firmata dal direttore artistico Carlo Mangolini, vedrà sul palcoscenico del Teatro Romano alcuni tra i più amati artisti italiani e non solo. Lino Guanciale, Andrea Pennacchi, Francesco Montanari, Adriano Giannini, Laura Morante, Giuliana De Sio, Alessandro Preziosi, Eva Robin’s, Giuseppe Sartori e Laura Marinioni per la sezione teatro. Ad accendere la musica saranno, invece, Tony Hadley, Incognito, Manuel Agnelli, Paolo Fresu con Omar Sosa, Tigram Hamasyan, Lindsey Stirling e Daniel Norgren, così come Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Infine, per la danza, Anbeta Toromani, Balletto di Roma, Chiara Frigo, Arte3 e per il circo teatro l’iconica “Alice” del Circus Theatre Elysium di Kiev.
TEATRO. Il 6 e 7 luglio, ad inaugurare la stagione di prosa sarà la prima nazionale di Letti d’amore, due serate evento con un quartetto jazz e un quartetto di attori d’eccezione: Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante, diretti da Fausto Costantini. Il 13 e 14 luglio Eva Robin’s sarà Miss Quickly per Le allegre Comari di Windsor, commedia travolgente con la regia di Andrea Chiodi. Il 21 e 22 luglio, Alessandro Preziosi torna in scena con Nando Paone, Roberto Manzi, Federica Fresco e Valerio Ameli in Aspettando Re Lear, adattamento della celebre tragedia shakespeariana che indaga il complesso rapporto tra generazioni diverse. Il 28 e 29 luglio Lino Guanciale sarà protagonista in Napoleone. La morte di Dio di Davide Sacco, un grande affresco storico ispirato al celebre condottiero. Dal 24 al 31 agosto il Verona Shakespeare Fringe Festival porterà 8 proposte internazionali, in prima nazionale ed in lingua originale, con artisti di assoluto prestigio quali il georgiano Levan Tsuladze e l’americana Lisa Wolpe, così come compagnie da Regno Unito, Romania, Macedonia e Svezia. L’1 e 2 settembre, Giuseppe Sartori sarà a fianco ai ragazzi di Spazio Teatro Giovani in un Romeo e Giulietta #generazionesacrificio, interpretato da attori adolescenti, per la regia di Silvia Masotti e Camilla Zorzi. Il 6 e 7 settembre, Andrea Pennacchi proporrà Shakespeare & Me per raccontare il suo rapporto con il Bardo, a partire dall’omonimo libro autobiografico. Il 12 e 13 settembre, Medea di Euripide sarà portata in scena da Laura Marinoni, già acclamata protagonista nel 2019 della memorabile “Elena” di Davide Livermore. Un titolo che consolida la collaborazione con il Teatro Greco di Siracusa – Fondazione INDA.
DANZA. Il 25 e 26 luglio, i preludi di Chopin, perfetta celebrazione dell’amore romantico, interpretati da Anbeta Toromani e Alessandro Macario, coppia artistica come nella vita, in Preludes for Juliet. Dall’1 al 6 agosto, sarà, invece, il Circus Theatre Elysium di Kiev a portare a Verona il suo pirotecnico Alice in Wonderland. L’8 e 9 agosto, la riscrittura coreografata da Fabrizio Monteverde di Giulietta e Romeo. Considerato ormai un titolo classico nel repertorio del Balletto di Roma, torna in una nuova edizione interpretata da Paolo Barbonaglia e Carola Puddu.
MUSICA. Spazio poi all’internazionale con musicisti e cantanti provenienti da tutto il mondo, per 8 concerti imperdibili di Verona Jazz e Rumors, dedicato al musicista giapponese Ryūichi Sakamoto. Il 20 giugno Paolo Fresu con Omar Sosa con un progetto che racconta in musica il cibo, trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’etica e dell’estetica; il 23 giugno il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio; il 24 giugno l’armeno Tigran Hamasyan con “The call within”. Il 27 giugno Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, con “Mad about you”, assieme alla fedele The Fabulous TH Band e all’Orchestra Bruno Maderna diretta da Danilo Rossi. Il 28 giugno Incognito, uno tra i più importanti progetti e gruppi di acid-jazz al mondo. Il 9 luglio Lindsey Stirling, con le sue ipnotiche evoluzioni al violino; il 16 luglio lo svedese Daniel Norgren, che ha realizzato la colonna sonora del film vincitore all’ultimo Festival di Cannes “Le otto montagne”.
“Settantacinque edizioni del Festival Shakespeariano sono un traguardo ragguardevole – afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – che, aggiungendosi alle tante connessioni con le opere, consacra Verona a riferimento assoluto per amanti ed esperti del mondo che ruota attorno alla produzione letteraria del grande autore inglese, figura assoluta della drammaturgia occidentale. Per il Veneto è un vero orgoglio ospitare un evento, da così tanti anni radicato nella cultura internazionale, che sul palcoscenico del Teatro Romano ha visto passare veri giganti dello spettacolo e della musica, rinnovando ogni anno programmi con proposte sempre nuove pur nel solco della tradizione che lo ha connotato dalla prima volta in cui si è alzato il sipario. Da fine giugno a settembre Verona ritornerà quindi capitale del mondo shakespeariano con una serie di proposte artistiche a cui la Regione del Veneto non fa mancare il sostegno. Un coinvolgimento importante nel quale credo fermamente perché una manifestazione culturale di così alto livello qualitativo è un elemento fondamentale sia come valore aggiunto alla realtà attrattiva, anche da un punto di vista turistico, della nostra terra sia per la coesione e la crescita della comunità”.
“Una lunga storia d’amore, quella tra Verona e Shakespeare, che siamo pronti a celebrare, per ripercorrere 75 anni di prosa e altre forme di spettacolo dal vivo – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. È un anniversario importante, che racconta una pagina della storia del teatro nazionale. Un’occasione per accendere i riflettori sul nostro Teatro Romano, un gioiello che ci invidiano in tutta Italia, nel cuore degli artisti che ne hanno calcato il palcoscenico. Ma anche per riscoprire altri due splendidi spazi museali della città, come il Museo Lapidario Maffeiano e il Museo degli Affreschi Tomba di Giulietta, in un dialogo tra luoghi d’arte e contenuti performativi in grado di incuriosire cittadini e turisti. La stagione 2023 sarà davvero memorabile anche per la multidisciplinarietà delle proposte in cartellone. Ancora una volta si attesta la vocazione di Verona quale città di arte, cultura e spettacolo, capace di dare corpo a una fioritura artistica di rilievo”.
“È un vero privilegio battezzare la 75a edizione del Festival, una longevità che poche manifestazioni in Italia possono vantare – spiega il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini -. Dopo la “semina” dello scorso anno, che segnava la ripartenza, per l’edizione 2023 ho scelto come slogan la “fioritura”. Un Festival dunque che germoglia rigoglioso e raduna artisti di grande talento. Alcuni tornano a calcare il palco del Teatro Romano, altri invece vi saliranno per la prima volta. Prende forma così un cartellone multidisciplinare, internazionale e partecipato che offre tanti colori, di diverse sfumature, capaci di affiancare allestimenti dal sapore più classico a riscritture contemporanee, progetti di comunità a modalità sceniche ispirate alla stand up comedy e a ricche serate evento tra musica e parole. Anche nella danza la centralità di Shakespeare diventerà presupposto essenziale per sviluppare una ricerca sul corpo, a partire dal ricco parterre di caratteri umani e di mondi fantastici creati dalla instancabile penna di William Shakespeare. Il risultato sarà un’alternanza di stili e linguaggi molto diversi tra loro, che sapranno coinvolgere e appassionare pubblici di differenti generazioni”.
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