Terreni Creativi si svolgerà lunedì 7 agosto presso l’Azienda Agricola Dell’Erba e martedì 8 agosto negli spazi dell’Azienda Biologica Bio Vio con il consueto format di spettacoli di prosa e di danza, prodotti enogastronomici e dj set. Il festival ideato e diretto da Kronoteatro che da quattordici anni porta il meglio dei linguaggi performativi della scena contemporanea nel cuore economico della piana ingauna, ha vinto il Premio Garrone nel 2016 e il Premio Rete Critica 2017 come miglior progetto di comunicazione e ha ricevuto la nomination al Premio Ubu 2021 nella categoria miglior curatela/organizzazione. Per l’edizione 2022 ha vinto due tra i più importanti premi nazionali nel panorama teatrale: il Premio Hystrio – Nuove Muse e il Premio Ubu nella categoria miglior organizzazione e direzione artistica.
Nonostante i successi di pubblico e di critica che hanno portato la manifestazione a essere uno tra i più autorevoli esempi italiani di programmazione teatrale e performativa contemporanea e a dispetto dei riconoscimenti ottenuti è mancato al festival il sostegno del Ministero della Cultura che ha lasciato la manifestazione senza un importante sostegno economico. “Spiace rilevare che dopo quattordici edizioni, diversi premi nazionali, di cui due solo nello scorso anno, e una crescente attenzione da parte di pubblico e critica, Terreni Creativi e Kronoteatro non siano riusciti a convincere appieno né le istituzioni pubbliche locali e nazionali né gli enti privati che, ancora e ancora inspiegabilmente, hanno deciso di non investire appieno o per nulla in quello che, nel panorama teatrale italiano, viene considerato un modello di impresa culturale. Crediamo che le strategie di politica culturale nazionale e locale abbiano bisogno di un aggiornamento per affrontare le sfide che i linguaggi della scena contemporanea, la nuova drammaturgia e i nuovi pubblici ci mettono di fronte. Noi abbiamo fatto del nostro meglio, pur ridimensionando di molto il progetto, perché questo festival potesse mantenere la qualità e il rigore cui abbiamo abituato le comunità locali e nazionali che lo abitano e lo vivono da sempre. Se questa dovesse essere l’ultima edizione del festival vogliamo che rimanga a tutti il ricordo di aver vissuto qualcosa di bello e prezioso”.
Il festival 2023, realizzato grazie al contributo del Comune di Albenga, della Fondazione Oddi, di Fondazione De Mari e della Regione Liguria, Azienda Agricola Dell’Erba, L’Ortofrutticola, RB Plant, Azienda Biologica Bio Vio e Kronoteatro, vede quest’anno un programma più contratto in termini di giorni e spettacoli ospitati rispetto alle passate edizioni, mantenendo però qualità della proposta artistica e contando sul collaudato e vincente format che lo ha contraddistinto. Il pubblico avrà la possibilità di trascorrere l’intera serata all’interno degli spazi produttivi delle Aziende che ospitano il festival, dal tramonto a notte inoltrata, assistendo a più spettacoli di teatro e danza, diversi ogni sera, cenando con i prodotti enogastronomici locali, con l’accompagnamento di musicisti e dj provenienti dalla scena indie italiana. Per entrambe le serate Kronoteatro si avvale della consulenza sulla programmazione della danza contemporanea di Francesca Foscarini e della consulenza musicale di Rock‘n’Roll robots e Riviera Gang Crew.
Lunedì 7 agosto presso l’Azienda Agricola Dell’Erba in Regione Marixe, SP 19, ad aprire il festival alle ore 19.30 sarà lo spettacolo di danza contemporanea ORO di Collettivo Micorrize, progetto di ricerca nato dall’incontro tra Marta Lucchini, danzatrice, performer e coreografa, e Rosa Lanzaro, architetto e scenografa. “ORO è un’azione coreografica site-specific che si situa in piccole incrinature del paesaggio: nella precarietà di questi luoghi sostiamo per intrecciare un dialogo con il contesto che ci accoglie, dando vita ad una trama gestuale e visiva, concreta nell’installazione ed effimera nella danza. L’oro è materia preziosa che ricuce e ripara ferite, è atto di cura. Corpo e paesaggio si abitano, riverberando e restituendosi vicendevolmente integrità e splendore”.
Micorrize indaga il linguaggio delle arti performative contaminandolo con quello delle arti visuali. La ricerca del Collettivo Micorrize ruota attorno al rapporto tra corpo e paesaggio, investigandone la reciprocità e permeabilità, considerando la loro relazione come fondante dell’opera. La serata prosegue con due spettacoli della pluripremiata compagnia I Sacchi di Sabbia. Nata a Pisa nel 1995, negli anni la Compagnia si è distinta sul piano nazionale, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro di I Sacchi di Sabbia ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, e sempre con uno sguardo vivo e attento al territorio in cui l’evento spettacolare è posto. Un breve percorso ideale, quello dedicato alla compagnia, che mette in scena, uno dopo l’altro, la prima e l’ultima opera in ordine cronologico di Aristofane.
Alle ore 20.00 in scena lo spettacolo teatrale LA COMMEDIA PIÙ ANTICA DEL MONDO. Discorso su Gli Acarnesi di Aristofane, interpretato da Massimo Grigò. Gli Acarnesi di Aristofane è la più antica commedia del mondo. Oggi non è più in repertorio, nessuno la mette più in scena, ma il suo dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, è ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo: un mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra – insomma un’utopia, innescata dalla miccia formidabile dell’eroismo comico, capace di stravolgere, inventare e dominare. Dopo la Cena in vigna, si prosegue con PLUTO, alle ore 22.00.
Protagonista dell’ultima commedia di Aristofane è il Denaro. È una novità: nelle sue commedie erano comparsi crapuloni, scialacquatori, funzionari corrotti, avari – tutti personaggi che avevano a che fare con il denaro, ma mai il Denaro in persona. Solo un teatro potentemente simbolico come quello di Aristofane poteva introdurre un simile personaggio-allegoria – Pluto, il dio della ricchezza – costruendogli intorno una bizzarra teoria economica e una ancor più bizzarra avventura. A chiudere la serata, attorno alle ore 23.00, WAX UP! il dj set a cura di Luca Barcellona, artista multiforme che arriva dall’hip hop e Vittorio Barabino specializzato in tutto ciò che orbita nel jazz e nella black music.
Martedì 8 agosto nell’Azienda Biologica Bio Vio in Regione Massaretti, 19, alle ore 20.00 apre la serata lo spettacolo di danza contemporanea VARIAZIONE No.1 del collettivo Sorelle di damiano, gruppo di performer fondato da Sofia Pazzocco e Simona Tedeschini nel 2018. Variazione No. 1 è una narrazione intima che manifesta il sentimento di non appartenenza e si interroga sul senso di estraniamento che è possibile soltanto con l’Altro attorno, luogo o persona che sia, che vi ignora e che voi ignorate. È lo spazio di arresto della volontà, che vive per sé e che di voi non ha traccia; luogo di attraversamenti e confini invisibili dove l’estraneo siete voi. Sorelle di damiano è un gruppo di performer fondato da Sofia Pazzocco e Simona Tedeschini nel 2018 durante gli studi accademici presso la Civica Scuola Paolo Grassi di Milano. Da qui nasce l’esigenza di una condivisione di uno spazio per indagare e qualificare un corpo attraverso l’incontro con l’altro e l’ambiente esterno.
Dopo l’APERITIVO quasi CENA ad andare in scena alle ore 22.00 sarà quotidianacom che il pubblico di Terreni Creativi ha potuto apprezzare nelle passate edizioni del festival con il nuovo spettacolo teatrale I GRECI, GENTE SERIA! COME I DANZATORI, spettacolo che ha vinto il premio Tuttoteatro Dante Cappelletti 2022. Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini quotidiana.com La ricerca di un proprio linguaggio si intreccia al percorso di produzione dei testi. Dal 2008 a oggi la compagnia ha prodotto quindici spettacoli, un percorso di ricerca e sperimentazione che prosegue nel solco di una scrittura dialogica fatta di domande e risposte, temperature surreali e comiche che hanno un valore politico, perché si inseriscono nei nodi gordiani dell’etica, dell’estetica e, più in generale, dei dilemmi esistenziali, che cerca una sua cifra espressiva nella stilizzazione dei due personaggi dialoganti, nella loro recitazione pacata ma “sorniona”, apparentemente immobile ma icastica, che amplifica l’effetto straniante e ironico dei loro testi. Chiuderà la serata e l’edizione 2023 del festival alle ore 23.00 il dj set di Gianluca Petrella, polistrumentista, dj oltre che uno dei trombonisti più talentuosi al mondo.
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