In una sperduta periferia polacca, una folla si raduna davanti a un centro commerciale. C’è una svendita di materiale elettronico al 70% ma ne può usufruire solo chi si presenta in biancheria intima. Aprono le porte, la gente si spoglia, giovani, vecchi, belli, brutti, sodi e cadenti e si disputano gli oggetti da comprare.
Il protagonista della storia, rimasto vittima di un incidente sul lavoro che lo ha sfigurato a tal punto da dover ricorrere a un trapianto di faccia che gli ha cambiato letteralmente i connotati e in seguito al quale viene abbandonato da tutti tranne dalla sorella disposta ad aiutarlo anche scapito della propria vita famigliare, apre di notte la porta della camera della sorella e la vede dormire abbracciata all’enorme ventre del marito e capisce il suo destino.
Queste due scene descrivono lo stile di “Un’altra vita – Mug” di Malgorzata Szumowska: satira surreale e intimismo psicologico. Si parla con tenerezza e malinconia di amore e diversità, con ironia e cattiveria di chiesa cattolica e Polonia rurale. Il risultato è un film spiazzante e intenso, urticante e delicato.
Titolo italiano | Un'altra vita - Mug |
Titolo originale | Twarz |
Regia | Małgorzata Szumowska |
Sceneggiatura | Michał Englert e Małgorzata Szumowska |
Fotografia | Michał Englert |
Montaggio | Jacek Drosio |
Scenografia | Marek Zawierucha e Andrzej Górnisiewicz |
Musica | Adam Walicki |
Cast | Mateusz Kosciukiewicz, Agnieszka Podsiadlik, Malgorzata Gorol, Anna Tomaszewska, Dariusz Chojnacki, Robert Talarczyk, Roman Gancarczyk, Iwona Bielska |
Produzione | Nowhere, DI Factory, Dreamsound Studio |
Anno | 2018 |
Nazione | Polonia |
Genere | Drammatico |
Durata | 92' |
Distribuzione | Bim, Movies Inspired |
Uscita | 24 Aprile 2019 |
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