Chi l’ha detto che il maschile è il sesso forte? Una pistola en cada mano mina nelle fondamenta questo “luogo comune” mostrandoci esempi di maschi iberici (ma potrebbero benissimo essere europei, continentali o mondiali) viziati, insicuri, depressi, vittime delle umane debolezze che si accentuano per diventare volutamente semplicistiche per assurgere all’”esemplarità”.
La pellicola vede protagonisti otto uomini sulla quarantina, in crisi d’identità: chi è depresso nonostante abbia tutto; chi affronta l’ex moglie nel vano tentativo di tornare con lei; chi cerca di capire il perchè di un tradimento incontrando l’amante di lei; chi cerca di sedurre una collega per rimanere poi sedotto e… abbandonato; le mogli di due amici si scambiano i ruoli per far sì che i loro uomini, incapaci di condividere informazioni private, coprano i reciprochi segreti.
Come in un romanzo di Carver, piccole storie e personaggi a volte tangenti il più intersecanti, costruiscono un puzzle irrisolto, un quadro in cui ogni spettatore – maschile in prima persona, femminile di riflesso – possa specchiarsi e confrontasi, con una verosimiglianza di situazioni e personaggi che rappresentano il punto forte del film.
Una pistola en cada mano presentato al Festival Internazionale del Film di Roma è diretto da Gay Cerc il regista del fortunatissimo Kràmpack.
Titolo originale | id. |
Regia | Cesc Gay |
Sceneggiatura | Cesc Gay, Tomàs Aragay |
Fotografia | Andreu Rebés |
Montaggio | Frank Gutiérrez |
Scenografia | Silvia Steinbrecht |
Musica | Jordi Prats |
Cast | Ricardo Darín, Luis Tosar, Javier Cámara, Eduardo Noriega, Leonor Watling, Candela Peña, Cayetana Guillén Cuervo, Eduard Fernández, Leonardo Sbaraglia, Jordi Mollà Alberto San Juan, Clara Segura |
Produzione | Audiovisual Aval SGR, Canal+ España, Catalan Films & TV, ICF Institut Català de Finances, Impossible Films |
Anno | 2012 |
Nazione | Spagna |
Genere | Commedia |
Durata | 95' |
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