Tutti i soldi del mondo

La locandina

Più lo guardi e più pensi: “Meno male che c’è lei…”. Lo segui sbadigliando e consideri: “Sarebbe stato meglio se avesse recitato Kevin?”. Ti annoi e concludi: “Ridley, ma quanti soldi ti hanno dato per accettare?”.

In estrema sintesi potrebbero essere queste le valutazioni sul film “Tutti i soldi del mondo”, che Ridley Scott ha realizzato sul rapimento del sedicenne John Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote dell’uomo più ricco del mondo J. Paul Getty e avvenuto il 10 luglio del 1973. Mentre trascorrono i 133 minuti di film, ricordi che nel novembre 2017 Christopher Plummer ha sostituito Kevin Spacey nel ruolo di J. Paul Getty, rigirando tutte le scene, a seguito dello scandalo sulle accuse di molestie sessuali rivolte verso Spacey.

Scorrono le immagini di una Roma che non esiste più (e che appare finta quasi più della finzione cinematografica) e pensi con intensità che se non ci fosse stata Michelle Williams ad indossare i panni di Gail Harris difficilmente l’intera ricostruzione sul grande schermo avrebbe retto. Riconosci attori italiani come Olivia Magnani (nipote di Anna), Nicolas Vaporidis, Mario Opinato e Marco Leonardi e ti domandi perché sia stato chiamato il francese Romain Duris (sempre bellissimo) ad interpretare il ruolo del rapitore calabrese Cinquanta.

Charlie Plummer in Tutti i soldi del mondo

Alla fine della storia, che sebbene fece scalpore non appassiona, ripensi al titolo e capisci che forse era il genio creatore di “Blade Runner” e “Alien” ad aver bisogno di tutti i soldi del mondo. La pellicola ha comunque ricevuto tre candidature: per la miglior regia, miglior attrice e attore non protagonista. Staremo a vedere.