7 Tour de France vinti consecutivamente. Un tumore ai testicoli annientato. Lotta, riscossa, trionfo. Lance Armstrong è un eroe buono, tutto vittorie e beneficenza, osannato dagli appassionati e dai media. Poi qualcuno parla e la verità viene a galla. Doping. Non una sola vittoria era pulita.
“The Program” regia di Stephen Frears, ha il pregio di rendere visibile, chiaro, ciò che da almeno trent’anni tutti sanno avvenire nel mondo del ciclismo. Se vinci, ti puoi chiamare Pantani, Riis, o appunto Armstrong, ti sei fatto in maniera sistematica e programmatica (da cui il titolo) di sostanze dopanti. Certi ritmi, soprattutto nelle corse a tappe, non si reggono bevendo Gatorade.
Un documento interessante quindi da un punto di vista della conoscenza specifica.
Ma un film è un’altra cosa.
Il personaggio di Armstrong non ha profondità psicologica. Manca del tutto lo spessore umano che una storia del genere poteva suscitare. Il tormento, la passione, l’avidità, il potere, la coscienza e la sua assenza. Nel film “The Program” non si ritrova nulla di ciò, è una rappresentazione piatta e espressivamente convenzionale di un pezzo di storia che nel suo piccolo contiene tutta la brama e la ferocia consumistica del mondo contemporaneo.
“The Program” è una ricostruzione puntuale e senza anima, di un pezzo della nostra storia.
Interessante per la cronaca, un’occasione persa per il cinema.
Titolo originale | id. |
Regia | Stephen Frears |
Sceneggiatura | John Hodge |
Montaggio | Valerio Bonelli |
Scenografia | Gabriella Villarreal |
Costumi | Jane Petrie |
Musica | Alex Heffes |
Cast | Ben Foster, Chris O'Dowd, Dustin Hoffman, Lee Pace, Jesse Plemons, Elaine Cassidy, Guillaume Canet, Laura Donnelly |
Produzione | Working Title Films Anton Capital Entertainment Amazon Prime Instant Video |
Anno | 2015 |
Nazione | Gran Bretagna |
Genere | Drammatico |
Durata | 103' |
Distribuzione | Videa |
Uscita | 08 Ottobre 2015 |
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