Cinque uomini e cinque donne rispondono al misterioso appello di un lavoro part-time retribuito eccezionalmente bene: 12000 yen l’ora. Il lavoro consiste in un esperimento psicologico: essere osservati 24 ore al giorno per sette giorni. Ad ogni persona viene assegnata una delle dieci stanze all’interno di un misterioso bunker dove i partecipanti sono recati. Ogni stanza contiene un misterioso scrigno con al suo interno un’arma letale. Le regole: qualora si verificasse un omicidio, verranno assegnati “bonus” molto alti a chi ucciderà, a chi sarà ucciso e a chi darà informazioni sull’omicida. L’esperimento finirà solo dopo sette giorni o quando rimarranno in vita due soli partecipanti. Il secondo giorno di permanenza nel bunker viene rinvenuto il primo cadavere. Il gioco al massacro ha dunque inizio.
Hideo Nakata abbandona per una volta i fantasmi di ragazzine palliducce con i capelli unti e bisunti e grondanti liquidi da ogni dove (The Ring, Dark Water) per immergersi nel remake horror postmoderno di 10 piccoli indiani di Agatha Christie, condendolo di elementi polizieschi presi dal famoso gioco da tavola Cluedo, con un pizzico di tecnologia alla Hall 2000 di kubrickiana memoria, miscelando il tutto con immagini da reality alla Grande Fratello.
Il risultato è un curioso patchwork cinematografico, condito quanto basta di effetti truculenti, ma anche di conflitti psicologici esemplari, ai limiti dell’analisi antropologica del comportamento umano.
Non sarà forse un capolavoro, ma il divertimento è assicurato.
Titolo originale | Inshite Miru - Nanokakan No Desu Gemu |
Regia | Hideo Nakata |
Sceneggiatura | Satoshi Suzuki |
Fotografia | Junichiro Hayashi |
Montaggio | Nobuyuki Takahashi |
Musica | Kenji Kawai |
Cast | Tatsuya Fujiwara, Haruka Ayase, Aya Hirayama, Satomi Ishihara, Shinji Takeda, Tsuyoshi Abe, Kinya Kitaoji, Nagisa Katahira, Takurō Ōno |
Produzione | Horipro, NTV, Twins Japan, Warner Bros. YTV |
Anno | 2010 |
Nazione | Giappone |
Genere | Horror |
Durata | 90' |
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