Infinite Jest, romanzo uscito nel 1996, proiettò il suo autore, David Foster Wallace, nell’Olimpo dei più grandi scrittori americani di tutti i tempi. Il romanzo, considerato il capolavoro dello scrittore statunitense, descrive la complessità della società contemporanea: le difficoltà nei rapporti interpersonali, l’uso delle droghe, il ruolo sempre più importante del mondo dello spettacolo, dei media e dell’intrattenimento, l’esasperata competizione sociale, raccontata attraverso il tennis, sport praticato a livelli agonistici dallo stesso Wallace.
In seguito al successo del suo secondo ed ultimo romanzo – il primo La scopa del sistema uscì nove anni prima – lo scrittore nonchè professore di letteratura inglese e filosofia, fu intervistato dal rampante giornalista della rivista Rolling Stone David Lipsky durante un incontro durato cinque giorni. In questo periodo i due iniziarono a conoscersi prima, stimarsi poi, finendo per instaurare una inusuale amicizia fatta di condivisioni di piccoli momenti di felicità e grandi fragilità, entrambi con l’obiettivo di trovare il proprio posto nel mondo.
Al di fuori di quei 5 giorni i due non si incontrarono mai più mentre l’intervista non vide mai la luce visto che i nastri rimasero chiusi negli archivi privati del giornalista fino alla morte per suicido dello scrittore.
The End of The Tour, piccolo film indipendente americano, racconta con dovizia di particolari quei cinque giorni, dal primo incontro sotto la neve in casa dello scrittore che viveva solo in compagnia di due cani, alle lezioni tenute all’Università fino al tour promozionale per il nuovo libro. Jason Segel (noto in Italia soprattutto per la serie “How I Met Your Mother”) nei panni dello stralunato scrittore, oltre ad una somiglianza fisica impressionante, dona al suo personaggio un’umanità candida e straziante, mentre nei panni del giornalista di Rolling Stones ritroviamo il redivivo Jesse Eisenberg (“The Social Network”).
Solitamente i film biografici risultano prevedibili e poco interessanti. Trappole che il film qui evita scegliendo un frammento della vita dello scrittore per rappresentarlo nella sua totalità, una parte per il tutto. Questo consente di concentrare i tratti salienti della sua vita in un tempo ristretto dando il giusto spessore ad un personaggio apparentemente incosciente della propria grandezza, a cui la vita sembra scorrere con noncuranza sopra la propria testa, ma con un terribile demone dentro. La complessità di un uomo raccontata in modo semplice, con stile piano a cui lo spettatore attraverso gli occhi del giornalista impara a conoscere, stimare e forse amare.
Titolo originale | id. |
Regia | James Ponsoldt |
Sceneggiatura | Donald Margulies |
Fotografia | Jakob Ihre |
Montaggio | Darrin Navarro |
Scenografia | Sarah M. Pott |
Costumi | Emma Potter |
Musica | Danny Elfman |
Cast | Jason Segel, Jesse Eisenberg, Ron Livingston, Anna Chlumsky, Joan Cusack, Mamie Gummer |
Produzione | Modern Man Films, Anonymous Content, Kilburn Media |
Anno | 2015 |
Nazione | USA |
Genere | Drammatico |
Durata | 106' |
Distribuzione | Adler Entertainment |
Uscita | 11 Febbraio 2016 |
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