Seconds Apart

Potremmo definirlo un Inseparabili per adolescenti. Come nella pellicola di David Cronenberg, due fratelli gemelli uniti da affiatamento non comune e sanguinario, si trovano in lotta contro le loro ossessioni e devianze. Qui abbiamo Seth il maschio dominante più grande per soli 93 secondi del fratello gemello Jonas, sensibile e maggiormente indifeso. I due passano quasi inosservati nel liceo che frequentano dove i bulli si vantano delle conquiste delle pupe sedotte e poi abbandonate.
Ma quelli che all’apparenza sembrano due innocui spettatori, presto si riveleranno due attanti freddi, calcolatori, implacabili. Il misterioso suicidio di un gruppo di giovani promesse della squadra di football liceale attira l’attenzione del detective Lampkin, e quando la giovane studentessa Eva si intromette tra i due gemelli, la situazione precipita inesorabilmente.

Questa la trama di Seconds Apart, un thriller d’atmosfera incentrato sul concetto di realtà manipolativa, presunto potere tra telecinesi e connessione telepatica a cui i gemelli sottoporrebbero gli sventurati che si dovessero imbattere ed ostacolare i loro progetti sanguinari.

Il giovane regista sudamericano Antonio Negret costruisce un film visivamente di grande impatto con immagini plumbee e distorsioni grandangolari che costruiscono un’atmosfera claustrofobica anche in ambienti aperti, evidenziata dall’inquietante interpretazione dei fratelli-attori Edmun e Gary Entin nei ruoli dei due protagonisti. Troppo insistito in alcune parentesi oniriche, il film mantiene un buon ritmo per una serata da godersi con un piccolo lumino tenuto acceso accanto al divano…