Il Pinot nero prodotto in Borgogna è un vino che non ha eguali nel mondo. Stappi la bottiglia e subito si avvertono profumi mai sentiti: rosa, frutta, spezie e poi al gusto elegante morbido, le more, la marmellata e quando è un po’ invecchiato addirittura il tartufo.
E’ un vino cosi fine e evocativo, bello da vedere e intenso da gustare si può abbinare con il cinema?
La risposta è nel film “Ritorno in Borgogna” di Cedrick Klapish.
No.
O forse sì. Dipende dal punto di vista.
Se “Ritorno in Borgogna” lo prendiamo in considerazione come opera cinematografica risulta un film debole, dalla drammaturgia elementare, piatto nella caratterizzazione dei personaggi. E’ la storia di un ritorno a casa, nella tenuta di famiglia in Borgogna, di un figlio ribelle che a vent’anni era scappato in conflitto col padre per girare il mondo e fare esperienza. Ora il padre è morto, c’è l’eredità da spartire coi fratelli e i fantasmi del passato con cui fare i conti. Rispetto ai precedenti film di Kaplish, (in particolare “Ognuno cerca il suo gatto“, “L’appartamento spagnolo“, “Parigi“) brillanti, spiritosi, irriverenti, qui manca lo smalto, la voglia di sorprendere, la brillantezza. Non si ride, non si piange, non si dorme.
Se invece lo consideriamo come un documentario enologico, una sorta di invito alla cultura della vite, risulta perfettamente riuscito. La Borgogna ci appare in tutta la sua sobria magnificenza, possiamo capire come e perché si sceglie un determinato giorno per vendemmiare e cosa vuol dire vendemmiare; il clima che si crea, magico e sensuale, tra i lavoratori, i proprietari e la terra; scopriamo quali sono i dettagli che fanno il grande vino: la percentuale della diraspatura, i giorni del calendario, l’amore, l’istinto, la memoria olfattiva. E insieme alla bellezza amorale della natura e al mondo brulicante che si sprigiona da un semplice acino d’uva, comprendiamo finalmente cosa sia dire nella realtà l’agricoltura biodinamica .
Insomma, un film per intenditori. Di vino, non di cinema.
Titolo italiano | Ritorno in Borgogna |
Titolo originale | Ce qui nous lie |
Regia | Cédric Klapisch |
Sceneggiatura | Cédric Klapisch, Santiago Amigorena |
Fotografia | Alexis Kavyrchine |
Montaggio | Anne-Sophie Bion |
Musica | Loïc Dury, Christophe Minck |
Cast | Pio Marmaï, Ana Girardot, María Valverde, François Civil, Jean Marc Roulot, Karidja Touré, Florence Pernel, Jean-Marie Winling, Eric Caravaca |
Produzione | Ce Qui Me Meut Motion Pictures |
Anno | 2017 |
Nazione | Francia |
Genere | Commedia |
Durata | 113' |
Distribuzione | Officine Ubu |
Uscita | 19 Ottobre 2017 |
Nessun commento