Siamo quasi a Capodanno. È tempo di bilanci. Questi i riconoscimenti, anarchici e sentimentali, nel bene e nel male stilati dalla rubrica “A un certo punto“.
Miglior film: “Tre Manifesti a Ebbing”
Miglior film di denuncia: “Sulla mia pelle”
Miglior storia d’amore: “Cold War”
Gran premio Felicità: “Un affare di famiglia”
Premio miglior regia: Alfonso Cuaròn “Roma”
Coppa Pessoa per il film più inquietate: “Il sacrificio del cervo sacro”
Premio della giuria per il film più originale: “Mr Long”
Premio Gran Sorpresa: “Sono tornato”
Miglior film indipendente: “Senza lasciare traccia”
Miglior film “de sinistra”: “In guerra”
Miglior commedia morale: “Sette uomini a mollo”
Premio miglior regia in prospettiva: Alonso Ruizpalacios “Museo: folle rapina a Città del Messico”
Premio speciale “Vorrei ma non posso”: “Euforia”
Gran Coppa Fuffa: “I fantasmi d’Ismael”
Miglior film sopravvalutato: “Dogman”
Premio speciale per il personaggio più imbarazzante: L’ armadillo de “La profezia dell’armadillo”
Peggior film ex equo: “Oltre la notte“, “Il banchiere Anarchico”
Gran premio alla Retorica e al Vittimismo: “Il vizio della speranza”
Premio alla peggior recitazione: ex equo Mauro Lamantia, Giovanni Toscano, Irene Vetere per “Notti magiche”
Premio alla Peggior commedia: “Sogno di una notte di mezza età”
Premio Speciale Grande Delusione: “Deadpool 2”
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