Personale di Carlo Riccardi, il paparazzo in Topolino
ON/OFF STAGE ’50 – ’60 quando Roma era un set
Casa del Cinema, Roma, 5 ottobre – 30 novembre 2008
“ in quegli anni lavoravo, girando con una topolino, le mie giornate e le mie notti erano una corsa continua… io ricevevo “le dritte”, cioè le informazioni, da un cugino che lavorava in un bar a Via Veneto che soprattutto la notte si trasformava in un grande palcoscenico internazionale”.
(Carlo Riccardi)
E’ stata inaugurata domenica 5 ottobre 2008 la mostra fotografica dedicata al fotografo Carlo Riccardi: l’uomo dall’animo gentile che partendo dalla pittura ha documentato un pezzo di storia del nostro paese attraverso i suoi scatti. Riccardi ha fotografato tutti: artisti, politici, lavoratori e ben sei Papi. Una carriera durata oltre 60 anni svolta principalmente a Roma, quella Roma che con le sue piazze, le fontane, le strade e Cinecittà è stata per anni il centro della cinematografia internazionale. “Hollywood sul Tevere” scrivevano le riviste americane e Carlo Riccardi era lì, pronto con la sua rolleycord a scattare foto per documentare il suo tempo.
Prodotta da AGR srl in collaborazione con il Comune di Roma e la Casa del Cinema, la mostra – a cura di Erika Barresi, Rosalba Celestini e Noemi De Santis – raccoglie oltre 60 foto in bianco e nero tra cui una carrellata di 20 ritratti, una Sophia Loren diciassettenne che cammina per Via Veneto, Marlon Brando che fa braccio di ferro con Battistoni, Aldo Fabrizi che divora un supplì, Totò che scatta una fotografia, l’abbraccio tra Renato Rascel e Charlie Chaplin.
Tutti i maggiori protagonisti del periodo della dolce vita romana: il successo delle produzioni americane, la presenza delle star, le feste, gli amori introdussero nella società romana di quel tempo, ancora molto provinciale, desolata ed affamata, fenomeni di costume che contribuirono a cambiamenti radicali. Introdussero il sogno e la speranza. Le riviste illustrate riportavano la storia di Lucia Bosè che dal bancone della Rinascente era arrivata al cinema, o quella di Sophia Loren, Marisa Allasio, Gina Lollobrigida, Anita Ekberg, tutte ragazze “povere ma belle” diventate attrici per un colpo di fortuna.
Via Veneto era il salotto buono di Roma, una passerella di divi, intellettuali, nobili in cerca di notorietà e sede di lavoro dei paparazzi che scorrazzavano a piedi o in vespa o come Carlo Riccardi in Topolino da una strada all’altra, da un locale all’altro. Egli ritrae tutto questo mondo attraverso immagini che mettono in evidenza atteggiamenti ed espressioni legati alla personalità degli artisti, momenti di vita vissuta a telecamera accesa e spenta. Merita di essere visto questo tributo a un artista umile artigiano e servitore del mondo del cinema. Fino al 30 novembre. [simone pacini]
Genere | Animazione |
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