Il film segue la vita del fisico Robert “Oppenheimer“, direttore del laboratorio di Los Alamos durante il progetto Manhattan, che ha portato alla creazione della bomba atomica. I dubbi sulla sua scelta in Oppenheimer si formuleranno dopo il lancio della stessa, quando verrà messo sotto inchiesta. Dinamiche politiche che non appartengono allo scienziato ma che gli mostrano l’evidenza della realtà che da studioso pensava di non dover approfondire.
Nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, convinti che la Germania Nazista stia sviluppando un’arma nucleare, gli Stati Uniti danno il via al Progetto Manhattan: per mettere a punto la prima bomba atomica della storia nel più breve tempo possibile. Il governo americano mette a capo del progetto il fisico J. Robert Oppenheimer. Nato a New York nel 1904 da genitori di origini tedesche ed ebraiche, a poco meno di quarant’anni aveva già dato un grande contributo allo sviluppo della fisica moderna. Nei laboratori ultra segreti a Los Alamos, nel deserto del New Mexico, lo scienziato e la sua squadra di esperti progettano un’arma rivoluzionaria le cui conseguenze non si sono mai ridotte di importanza.
Oltre a Murphy il cast comprende Emily Blunt, nei panni di Katherine Oppenheimer, moglie dello scienziato, Kenneth Branagh è Niels Bohr, fisico danese Premio Nobel nel 1922 e Florence Pugh interpreta Jean Tatlock, medico psichiatra che ebbe una relazione sentimentale con Oppenheimer. Ottimi Matt Damon nel ruolo del generale Leslie Groves, Gary Oldman come Harry S. Truman, 33esimo Presidente degli Stati Uniti che ordinò il bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki e il malefico Robert Downey Jr. nel ruolo di Lewis Strauss, uomo d’affari, membro della Commissione per l’Energia Atomica.
Basato sul libro “Oppenheimer – Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica” (Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer) di Kai Bird e Martin J. Sherwin, premio Pulitzer nel 2006 ed edito in Italia da Garzanti, il film di Nolan è diviso in tre ideali blocchi: lo studio, la realizzazione e il tribunale. In mezzo c’è la vita che cambia, i problemi relazionali e la bravura di Murphy che sebbene abbia espressioni simili tra loro, riesce ad esprimere il suo crescente disagio. Il regista lo ha definito tra i progetti più impegnativi che abbia mai intrapreso, considerando la portata immensa della storia e tanto per dirne una, le esplosioni sono riprese dal vero non sono state realizzate con la CGI. Un apporto che emerge durante tutto il film.
Titolo italiano | Oppenheimer |
Titolo originale | id |
Regia | Christopher Nolan |
Sceneggiatura | Christopher Nolan |
Fotografia | Hoyte van Hoytema |
Montaggio | Jennifer Lame |
Scenografia | Ruth De Jong, Islam Gamal, Claire Kaufman, Olivia Peebles, Adam Willis |
Costumi | Ellen Mirojnick |
Musica | Ludwig Göransson |
Cast | Cillian Murphy, Emily Blunt, Kenneth Branagh, Florence Pugh, Josh Hartnett, Jack Quaid, Matt Damon, Gary Oldman, Robert Downey Jr., Gustaf Skarsgård, Rami Malek, Scott Grimes, Dane DeHaan, Michael Angarano, Benny Safdie, David Krumholtz, Matthew Modine, Alden Ehrenreich, Dylan Arnold, Olivia Thirlby |
Produzione | Syncopy Films, Atlas Entertainment |
Anno | 2023 |
Nazione | Regno Unito, Stati Uniti d'America |
Genere | Drammatico |
Durata | 180' |
Distribuzione | Universal Pictures |
Uscita | 23 Agosto 2023 |
Nessun commento