Due ragazzi, due diversi modi di vivere lo stesso dramma con al centro la pedofilia e intorno prostituzione, tradimenti, pestaggi. Tutto ha origine con il comportamento da seduttore dell’allenatore di baseball, nei confronti di Neil, che sedotto ed iniziato ad aspetti della vita che dovrebbero rimanere lontani dalla mente di un bambino, si trasformerà in un affascinante, ricercatissimo, quanto strafottente gigolò.
Brian, invece, risvegliatosi nel suo giardino, col naso sanguinante è preda di amnesie, incubi, svenimenti e convinto di essere stato rapito dagli alieni.
Araki riesce a creare una pellicola emozionante, provocatoria, agghiacciante e coraggiosa, attraverso immagini rassicuranti, segnate da un’acuta falsità, riconoscibile solo da un adulto, con l’assenza quasi assoluta di scene esplicitamente scandalose. I due protagonisti, alla fine, riusciranno a comunicare, a capirsi e ad ascoltare le zone più profonde delle loro anime, dove c’è aridità di quell’amore che è stato loro tolto, quando più ne avevano bisogno. Presentato alla 61a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti. [giulia marcucci]
1981. Brian e Neil hanno otto anni, giocano nella stessa squadra di baseball ma non si conoscono. 1991. Brian e Neil hanno 20 anni, hanno preso strade diverse e non si conoscono. O meglio credono di non conoscersi. Purtroppo li accomuna un oscuro passato che nessuno dei due sembra ricordare ma che ben presto riemergerà prepotentemente cambiando per sempre il loro destino.
Araki ha fortunatamente abbandonato la mediocrità omologata e moralista dei suoi ultimi film, in particolare di “Splendidi amori“, ed è tornato al cinema duro, sardonico e trasgressivo. Partendo dall’infanzia e arrivando alla maturità, delinea l’educazione sentimental-sessuale di due disadattati, l’uno l’opposto dell’altro, ma molto più simili di quanto si possa credere.
Brian ha da sempre imploso un terribile segreto vivendo chiuso in se stesso e in completa solitudine, fantasticando su Ufo e rapimenti intergalattici. Neil ha invece “esploso” lo stesso terribile segreto scopando con tutti gli uomini del posto senza lasciare spazio al vero amore. Ognuno nega a se stesso la verità, Brian nascondendosi dietro utopistiche fantasie, Neil anestetizzando il dolore con il sesso. Due modi diversi di affrontare la propria identità. E di crescere. Il terribile segreto che li accomuna si disvela a poco a poco durante il film lasciando intravedere il lato oscuro e controverso dell’universo provinciale americano.
Tratto dal romanzo omonimo di Scott Heim, Mysterious skin è crudo e delicato, poetico e violento, fragile e potente. Certe scene sono forse troppo pesanti, e in certi casi evitabili, ma la dolcezza della condivisione del male e della conseguente perdita dell’innocenza riscatta anche un incontrollato eccesso di pathos. [marco catola]
Titolo originale | id. |
Regia | Gregg Araki |
Sceneggiatura | Gregg Araki |
Fotografia | Steven Gainer, ASC |
Montaggio | Gregg Araki |
Musica | Harold Budd, Robin Guthrie |
Cast | Brady Corbet, Joseph Gordon-Levitt, Michelle Trachtenberg, Jeff Licon, Elisabeth Shue, Bill Sage, Mary Lynn Rajskub, Chase Ellison, Bill Drago |
Anno | 2004 |
Nazione | USA |
Genere | Drammatico |
Durata | 99' |
Distribuzione | Metacinema |
Uscita | 03 Giugno 2005 |
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