Maria

La locandina

Parigi, 1977. A quattro anni dal ritiro dalle scene, Maria Callas vive a Parigi con la sola compagnia del maggiordomo e della cuoca, oltre ai due amati barboncini. Mentre ripensa al passato glorioso, accetta di ricevere un giornalista per ripercorrere la storia della sua vita in un’intervista.

“Maria” il film diretto da Pablo Larraín, che così completa la sua trilogia su donne iconiche del XX secolo, intrapresa con “Jackie” (2016) e portata avanti con “Spencer” (2021) è un inno alla bellezza, all’incongruenza del mondo dell’Opera e alla voce immensa di una donna che ha sempre fatto scegliere gli altri per sé. Angelina Jolie dà prova di una Callas intensa, drammaticamente sola e che tenta di tenere in piedi la solitaria vita presente con il suo passato irraggiungibile e irripetibile.

Favino quale maggiordomo tutto fare è perfetto, contenuto e mai sopra le righe, ma effettivamente Jolie in Callas riesce a catalizzare l’attenzione in ogni scena. Intorno alle vicende umane girano la cura dei dettagli, dei costumi e delle bellezze della città Parigi, in grado di completare il quadro. Emotività irresistibile.