Manolete è un film che tratta il suo pubblico come un cretino. I frequenti rimandi di montaggio a scene di poco precedenti paiono un “Manolete for Dummies” sovrapposto alla pellicola vera.
Una simile affermazione, in testa ad una recensione può sembrare un’esecuzione sommaria, ma non è così. Manolete sintetizza colpa e contrappasso, dove la colpa è l’aberrante scelta della visione, il contrappasso il trattamento di cui all’inizio.
Manolete, leggendario torero freudianamente proteso verso la muerte, si innamora di Penelope Cruz. Sarà osteggiato da madri, manager e Franco. Poveretto (il torero, eh, mica Franco).
Il film arriva in Italia a due anni dalla sua uscita spagnola e la fiducia nutrita dal distributore nei confronti di questo film è palesata in un bookpress, consegnato all’anteprima, dove le filmografie del cast sono aggiornate al 2006. Probabilmente il film in discussione faceva parte di un pacchetto di pellicole, altrimenti non si spiega cosa sperino di tirarne fuori. Forse puntano a accalappiare qualche pensionato degli spettacoli pomeridiani, ma con un simile coso mi pare già un calcolo ottimistico.
Diciamoci la verità: annichilito e sconfortato da cotanta noia sono uscito dalla sala a una decina di minuti dal finale effettivo, dopo che era almeno un’ora che combattevo una guerra interiore per non farlo. Una cosa del genere, con un film visto in sala, è la prima volta che, non dico la faccio, ma che mi viene anche solo in mente di farla. Nemmeno con Moccia… nemmeno con Moccia. [davide luppi]
Titolo originale | id. |
Regia | Menno Meyjes |
Sceneggiatura | Menno Meyjes |
Fotografia | Robert Yeoman |
Montaggio | Sylvie Landra |
Scenografia | Salvador Parra |
Costumi | Sonia Grande |
Musica | Gabriele Coen, Mario Rivera |
Cast | Adrien Brody, Penélope Cruz, Santiago Segura, Juan Echanove |
Anno | 2007 |
Nazione | Spagna, UK, USA, Francia |
Genere | Drammatico |
Durata | 107' |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Uscita | 14 Maggio 2010 |
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