Esce una nuova versione del film sull’essere verde, ideato nel 1962 dalle matite di Stan Lee e Jack Kirby.
Nel 2003 ci provò Ang Lee, ma non ebbe successo. La pellicola con Eric Bana fu un flop imprevisto: in Usa incassò solo 137 milioni di dollari. Ora l’Universal ci riprova con il regista Louis Leterrier, già autore di The Transporter, ma c’è aria di polemica. Questo Incredibile Hulk è sceneggiato e interpretato da Edward Norton, che ha espresso la sua insoddisfazione per non aver potuto mettere bocca sul final cut. «Ho interpretato tanti personaggi letterari – dichiara il co-protagonista di Fight Club -, ma sono affascinato da Hulk, come tutti coloro che restano legati alla serie televisiva. E’ un solitario perché sa di non poter essere una persona normale e cerca una cura. Vive in esilio per paura».
Ritroviamo lo scienziato Bruce Banner nelle favelas brasiliane di Rio de Janeiro: è fuggito dopo aver rischiato di uccidere la sua amata Betty (Liv Tyler, in un ruolo molto simile a quello avuto in Armageddon di Michael Bay), la figlia del generale Thunderbolt Ross (William Hurt, con delle sopracciglia sataniche), che cinicamente gli sta dando la caccia per utilizzarlo a scopi militari. Bruce viene rintracciato, dopo che il suo sangue finisce in un succo brasiliano esportato in America; da questo momento riprende la fuga.
A dargli la caccia c’è il militare Emil Blonsky (ha il volto di Tim Roth): un soldato del KGB assetato di rivalsa, al punto da accettare di farsi iniettare un siero che lo renderà invulnerabile e invincibile, trasformandolo in Abominio. Tutto l’opposto di Hulk/Bruce, “che ha senso etico – precisa Norton -, ma ha dentro di sé questa “cosa” terribile ed è alla disperata ricerca di un antidoto. Il Male e il Bene si fondono in questa sorta di Frankenstein. Hulk è la faccia nascosta dell’aggressività umana distruttiva e autodistruttiva, ma soffre la sua metamorfosi”. Prosegue Roth: “Io impersono il Male puro, voglio i poteri di Hulk per non fermarmi di fronte a nulla. Il mio uomo d’azione è un monito perché l’unica cosa che gli interessa è possedere il potere, malsana dipendenza del nostro secolo”.
Lo scontro finale, quello atteso da tutti gli appassionati degli effetti speciali, avviene sui tetti, tra catene e colonne distrutte. Sulle strade di Harlem combatteranno Hulk e Abominio: vincerà il “verde pistacchio”. Applausi a scena aperta per il cammeo di Lou Ferrigno (il protagonista del serial tv) nella parte di un guardiano universitario.
Il finale, poi, lascia lo spettatore con il fiato sospeso: l’apparizione di Iron Man/Robert Downey Jr. apre nuovi scenari…
Un blockbuster di sicuro impatto, ricco di strizzatine d’occhio alla potenza fisica del personaggio (anche se quando si ritrova solo con Betty, il riferimento a King Kong è smaccato), ma che si lascia alle spalle la parte più intimista e malinconica di Hulk, che al contrario era trattata in quello di Ang Lee. Visto il misero risultato del primo, è probabile che l’Hulk di Edward Norton sbanchi i botteghini. Stan Lee ha persino dichiarato: “La tecnologia ha arricchito il mio Hulk, la creatura della Marvel che amo di più”.
Titolo originale | The Incredible Hulk |
Regia | Louis Leterrier |
Sceneggiatura | Zak Penn, Edward Harrison |
Fotografia | Peter Menzies Jr. |
Montaggio | John Wright |
Scenografia | Kirk M. Petruccelli |
Costumi | Renée Bravener |
Musica | Craig Armstrong |
Cast | Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt, Robert Downey jr., Tim Blake Nelson, Peter Mensah, Ty Burrell, Christina Cabot, Stan Lee, Lou Ferrigno |
Produzione | Marvel Enterprises, Marvel Studios, Universal Pictures, Valhalla Motion Pictures |
Anno | 2008 |
Nazione | USA |
Genere | Azione |
Durata | 112' |
Distribuzione | Universal Pictures |
Uscita | 18 Giugno 2006 |
Nessun commento