Le stagioni di Louise

In un delizioso paesino della Normandia, Biligen, un’anziana signora di nome Louise è solita trascorrere le sue vacanza estive al mare. Dalla sua sediolina in riva al mare, le piace osservare la folla chiassosa di vacanzieri in spiaggia, che con urla e confusione scandiscono la giornata.
L’ultimo giorno d’estate però Louise perde l’ultimo treno disponibile per ritornare a casa e si ritrova da sola in questa piccola località balneare.

All’inizio non se ne preoccupa molto, è certa infatti che presto qualcuno a casa si accorgerà della sua assenza e che quindi la verranno a prendere. Questo però non succede e con il passare dei giorni, Louise si ritrova completamente sola in questa cittadina ormai deserta. Tutti se ne sono andati, il telefono pubblico è stato disattivato e tutte le case sono vuote.
L’anziana signora però non si perde d’animo ed armata di ottimismo e tranquillità inizia ad organizzarsi per affrontare i giorni e l’inverno ormai alle porte. Inizia ad esplorare questa terra desolata alla ricerca di tutto ciò che le può essere utile per la sopravvivenza, scoprendo un mondo nuovo sconosciuto fino ad allora. Suo unico interlocutore è Pepper, un anziano cane con cui stringe una forte e vitale amicizia.

La natura intorno a Louise sembra essersi risvegliata alla fuga dei vacanzieri e per lei inizia un viaggio di scoperte ed esplorazioni. Le stagioni si confondono ed i ricordi della sua vita tornano alla mente. Il suo è percorso intimo, fatto di ricordi dell’infanzia, persone care conosciute ed avventure vissute, tutto scandito da tempi rallentati ma magici.

Un film che regala momenti di pura poesia.