La tartaruga rossa

La Tartaruga Rossa è un’opera singolare e metaforica che ritrae la vita nelle sue diverse fasi, una fiaba emozionante in cui la natura e l’essere umano sono i soli protagonisti.

Naufragato su un’isola deserta popolata solo da natura selvaggia, tartarughe, granchi ed uccelli, un uomo tenta disperatamente più volte di fuggire, ma, arrivato a largo, ogni volta qualcosa glielo impedisce, distruggendogli la zattera che faticosamente ricostruisce ogni volta.
E’ così che, in modo del tutto inaspettato, il nostro uomo incontra una strana tartaruga rossa, la quale, trasformandosi magicamente in una donna, gli cambierà per sempre la vita, facendogli conoscere l’amore ed il rispetto per la natura che li domina sovrana.
Come due nuovi Adamo ed Eva, i due conducono una vita tranquilla, mettono al mondo un figlio, lo vedono crescere, diventare adulto e poi andar via dall’isola, mentre loro, inevitabilmente, invecchiano insieme.

Animato per il 90% a mano con immagini in acquarello ed interamente privo di dialoghi, in cui però i suoni della natura e musiche magiche danno voce alle emozioni, La Tartaruga Rossa è da considerarsi un capolavoro dell’animazione, unico, o quasi, nel suo genere.

Michaël Dudok de Wit, regista di questa bellissima fiaba, ha nuovamente conquistato il consenso di molti, in primis il maestro Isao Takahata, Studio Ghibli, coproduttore di questo progetto, realizzando un’opera senza tempo in cui la storia è enfatizzata da una perfetta realizzazione tecnica e non solo. Emozioni e dramma trovano in quei tratti leggeri, in quei colori, in quei movimenti un modo per esprimersi nella massima semplicità e chiarezza, trasformandosi in pura poesia sensoriale e visiva.