Almodovar è sicuramente un regista che riesce a imprimere un vero “marchio di fabbrica” ad ogni suo film.
Questa sua ultima fatica, con la quale chiude i conti con un passato prima difficile (il collegio) e poi esuberante (la movida madrilena anni Ottanta), lo conferma tra i più innovativi registi del mondo. Stavolta Pedro mette a nudo se stesso, con intimismo, fierezza e pudore: il quadrilatero omosessuale che viene narrato è avvolgente e quasi fastidioso.
Le donne sono solo piccoli contorni ad un circo di passioni, minacce e omicidi. Inoltre prende a calci il franchismo e l’eroina e celebra il rito del meta-cinema con infinita “passione” (la parola che non a caso conclude la pellicola).
Ottimo il giovane Gael Garcia Bernal nel doppio ruolo; ottima la pellicola nel complesso. [simone pacini]
Titolo originale | id. |
Regia | Pedro Almodovar |
Sceneggiatura | Pedro Almodovar |
Fotografia | José Luis Alcaine |
Montaggio | José Salcedo |
Musica | Alberto Iglesias |
Cast | Gael Garcia Bernal, Fele Martínez, Daniel Gimenez Cacho, Javier Cámara, Leonor Watling, Lluís Homar, Petra Martínez, Nacho Perez, Raul Garcia Forneiro, Francisco Boira |
Produzione | Canal+ España, |
Anno | 2004 |
Nazione | Spagna |
Genere | Drammatico |
Durata | 105' |
Distribuzione | Warner Bros |
Uscita | 08 Ottobre 2004 |
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