La favorita

La locandina

Tre donne, tre caratteri e tre modi di cospirare. E il mondo che gira loro intorno.

Questo in estrema sintesi è “La Favorita“, film basato su fatti realmente accaduti e documentati. Siamo ai primi anni del XVIII secolo. Mentre il Regno Unito è in guerra con la Francia, Sarah Churchill (Rachel Weisz) è la favorita della Regina Anna (una stratosferica Olivia Colman). L’arrivo della cugina Abigail Masham (Emma Stone) nella vita di corte mette in subbuglio le dinamiche prestabilite. In poco tempo la finta innocua Abigail diventa la favorita della Regina, spodesta la cugina e si riappropria del mondo e dell’aristocrazia che aveva visto sfuggirle dalle mani. La cugina Sarah non lo comprende subito – tanto meno lo spettatore – è lo schizzo di sangue di un uccello ucciso in volo a capovolgere la storia. Sarà l’inizio della fine del suo dominio.

Lanthimos fa di nuovo centro. Con i conigli innanzitutto: non può mai mancare un animale al centro delle sue storie. In più questa volta è meno intellettuale e più concreto, sanguigno, rimestando tra fango, sesso, cibo, vomito e trucco dei visi imbellettati degli uomini della corte della Regina Anna. Si rotola nel torbido umano, mostrandone la pochezza con ironia e meno intellettualismi. Impossibile non pensare al “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick, tra la sontuosità dei costumi e l’ausilio delle candele e delle lampade a olio per le riprese notturne.

Una curiosità: le riprese si svolgono ad Hatfield House, nell’Hertfordshire residenza di Robert Gascoyne-Cecil, VII marchese di Salisbury. Lì dentro si sono svolti anche Orlando, Batman di Tim Burton, Tomb Raider con Angelina Jolie e The New World di Terrence Malick.