Dalla libertà creativa del fumetto al puro intrattenimento cinematografico, un riadattamento della miniserie The Secret Service firmata Mark Millar e Dave Gibbons, diretto da Matthew Vaughn, conquistatosi già molti spettatori con Kick-Ass, che promette più di due ore di divertimento sfrenato.
Abbandoniamo l’idea di un’azione guidata da Robert Downey o da qualsiasi altro attore adatto ad interpretare un invincibile eroe, come ci hanno abituato gli adattamenti dei Comics più apprezzati e pensiamo piuttosto ad un acrobatico Colin Firth. Restiamo sorpresi noi che lo abbiamo lasciato fare a pugni al massimo con Hugh Grant (Il diario di Bridget Jones) e giochi di illusionismo (Magic in the Moonlight), resterà sorpreso il co-protagonista di questo film quando scoprirà con sollievo le sue doti e resterà sorpresa tutta quella serie di sfortunati malviventi che si troveranno a fare i conti con il suo ombrello. Quello che invece non stupisce del Colin Firth che conosciamo, sono la sua aplomb, la straordinaria eleganza e la capacità di interpretare ogni volta un ruolo differente con impeccabile successo.
Ma quale timore può incutere un uomo con l’ombrello in abito su misura, con un immacolato fazzoletto nel taschino e scarpe lucide che se ne va disinvolto a zonzo per Londra? E quando poi scopriremo che quest’uomo contribuisce al secolare lavoro di una rinomata sartoria di altissima qualità, oltre ad un gentleman, cosa potremmo vedere ?
Impostata sulla Tavola Rotonda alla quale siedono un gruppo di cavalieri-spie-killer tra cui proprio Henry Hart (Colin Firth) l’ organizzazione clandestina Kingsman guidata da Arthur (Michael Caine) è intenta a far saltare con ogni mezzo il diabolico piano intavolato dall’eccentrico Valentine, un Samuel L. Jackson dal look estremamente colorato, con un simpatico difetto di pronuncia e particolarmente sensibile alla vista del sangue. Per ogni mezzo si intendono esplosioni di teste, denti che volano in stile bullet time, corpi affettati e tutto quello che può rendere una scena d’azione un vero e proprio delirio di violenza.
Perchè Mark Millar, il regista Matthew Vaughn, e il co-sceneggiatore Jane Goldman hanno un unico scopo: quello di divertire il loro pubblico senza altre pretese, uscendo dai soliti schemi previsti dai film di spionaggio e di supereroi, creando il giusto equilibrio tra questi, sacrificando con affetto James Bond per soddisfare la loro vena parodistica e utilizzando come disastro globale il controllo della popolazione tramite l’alta tecnologia e la dipendenza. Spunti più o meno verosimili che offriranno allo spettatore la libertà di leggere al loro interno il messaggio che vuole.
Anche se Colin Firth resta al centro delle azioni più violente, il cuore di questo film è Eggsy interpretato dall’esordiente Taron Egerton, un ragazzo dalla vita difficile che verrà reclutato per seguire il programma Kingsman e diventare a sua volta una spia di altra precisione. In una sorta di Hunger Games, Eggsy e la squadra di reclute si troveranno ad affrontare numerose prove ad alto rischio. Quindi Kingsman, che con intelligenza accosta attori affermati a talenti minori, è anche un film di iniziazione che lascerà al suo successo la scelta di proseguire o di fermarsi qua. Ruolo chiave anche quello di Sophie Cookson nei panni di Roxy, non la solita ragazza da salvare ma una valorosa recluta che piuttosto terrà testa a Eggsy nella contesa per l’assegnazione del ruolo di spia. Una bella storia di amicizia e lealtà che servirà a condire ulteriormente un film già pieno di avvenimenti.
Mentre l’interpretazione della ballerina algerina Sofia Boutella nei panni di Gazzelle, l’assistente letale di Valentine, contribuirà a rendere le scene dei combattimenti una sorta di danza acrobatica. Gazelle metterà costantemente in pericolo le azioni dei cavalieri e allo stesso tempo metterà Valentine al riparo dalla vista del sangue, libero di continuare a fare il megalomane.
Tutto è tremendamente divertente, le scene di violenza pur essendo numerose e poco contenute rientrano nei limiti per divertire anche il pubblico più impressionabile. Numerosi sono i riferimenti e le similitudini con vari film e personaggi che hanno fatto la storia del cinema, rendendo ulteriormente Kingsman una sorpresa continua.
Ti piacciono i film di spionaggio?» Chiede Harry Hart al giovane Eggsy; “troppo seri” risponde il ragazzo. E allora, eccoci accontentati.
Titolo originale | id. |
Regia | Matthew Vaughn |
Sceneggiatura | Matthew Vaughn, Jane Goldman |
Fotografia | George Richmond |
Montaggio | Conrad Buff IV, Eddie Hamilton, Jon Harris |
Scenografia | Andy Thomson |
Costumi | Arianne Phillips |
Musica | Matthew Margeson, Henry Jackman |
Cast | Colin Firth, Taron Egerton, Michael Caine, Samuel L. Jackson, Mark Strong, Sofia Boutella, Jack Davenport, Mark Hamill, Sophie Cookson, Corey Johnson |
Produzione | Marv Films, Twentieth Century Fox Film Corporation |
Anno | 2014 |
Nazione | Regno Unito |
Genere | Azione |
Durata | 129' |
Distribuzione | 20th Century Fox |
Uscita | 25 Febbraio 2015 |
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