Il ritorno al grande schermo di William Friedkin (L’esorcista, Vivere e morire a L.A., il braccio violento della legge), dopo essersi occupato di televisione (C.S.I) ed opera (L’affare Makropulos al Maggio Musicale del 2011) è segnato da un dramma del drammaturgo Premio Pulitzer Tracy Letts qui nelle vesti di sceneggiatore. Il dramma dal titolo Killer Joe fece il suo debutto nel 1998 riscuotendo successi e premi in giro per il mondo tanto da essere messo in scena in 15 paesi e 12 lingue diverse.
La storia è una moderna rivisitazione pulp della favola di Cenerentola, dove una ragazzina è succube di un padre e fratello che vogliono farla prostituire con un killer che è al contempo anche un rappresentante della legge. L’unica via di fuga ad un destino già scritto sarà quello di innamorarsi del suo principe, il killer/poliziotto ingaggiato per ucciderne la madre e riscuotere l’assicurazione. Ovviamente le cose non andranno lisce come nei programmi dei protagonisti; tutt’altro…
La violentissima narrazione di Friedkin parte a singhiozzo; si fa fatica ad entrare in empatia con i protagonisti e le loro vicende (ma ci si riuscirà con il proseguo?) che appaiono alquanto meccaniche e forzate. I personaggi sono presentati senza preamboli al loro peggio, nudi di fronte alla cinepresa e non sempre e solo in senso figurato, mentre la storia in bilico tra nero a tinte fosche e tocchi di umorismo da commedia non troppo sofisticata, cozzano continuamente l’una contro l’altro, come se il regista fosse incapace di gestirle entrambe o sceglierne una che vada a vestire il racconto.
Un senso di vertiginosa incompiutezza che non si dipana lungo il corso degli eventi; più le vicende si fanno più fosche e violente, più il regista spinge sul pedale dell’umorismo sarcastico e cattivo, con personaggi perennemente fuori le righe che Friedkin dimostra di saper padroneggiare poco.
Una tale materia in mano a registi come i fratelli Coen avrebbe generato un film capolavoro, in quelle di un grande regista forse non più troppo interessato alla materia filmica, viene fuori un pasticciaccio brutto, irritante, noiosetto.
Titolo originale | id. |
Regia | William Friedkin |
Sceneggiatura | Tracy Letts |
Fotografia | Caleb Deschanel |
Montaggio | Darrin Navarro |
Scenografia | Franco-Giacomo Carbone |
Costumi | Peggy Schnitzer |
Musica | Tyler Bates |
Cast | Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Juno Temple, Gina Gershon, Thomas Haden Church |
Produzione | Voltage Pictures, Worldview Entertainment, Picture Perfect Corporation |
Anno | 2011 |
Nazione | USA |
Genere | Thriller |
Durata | 90' |
Distribuzione | Bolero Film |
Uscita | 11 Ottobre 2012 |
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