Nel maggio del 2007, prima dell’uscita di The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, Matt Damon così parlava: “Io penso, riguardo all’idea di fare un altro film, che la storia, la ricerca di questo tizio della propria identità, sia finita, perché ormai ha avuto tutte le risposte. Non c’è modo di continuare con lo stesso personaggio; ciò che lo rendeva interessante era il suo tormento interno, il suo ‘sono una brava o una cattiva persona? Quale è il segreto dietro la mia identità e perché non riesco a ricordarla? Perché ho dei ricordi così spaventosi?’ Ora tutto questo meccanismo di propulsione che sta alla base del personaggio è esaurito, quindi nel caso di un nuovo capitolo ci dovrebbe essere una completa reconfigurazione del personaggio e cosa mai potremmo inventarci? Io sento che la storia che ci eravamo prefissi di raccontare è stata già raccontata…”
Ed invece doo lo spin-off The Bourne Legacy di Tony Gilroy (2012), ecco il quarto capitolo ufficiale che rivede dietro la macchina da presa la regia adrenalitica e dallo stampo riconoscibilissimo di Paul Greengrass (United 93, Captain Phillips – Attacco in mare aperto). purtroppo la lunga attesa non ha partorito un risultato all’altezza ella situazione. La trama di Jason Bourne è risibile, un vero e proprio pretesto per mettere in moto un’infinita ed a volte stucchevole corsa sulle montagne russe, con dialoghi ridotti al minimo sostituiti da morti ammazzatti che cadono come birilli, centinaia di automobili distrutte nel lungo ed infinito inseguimento finale, nessun avanzamento dal punto di vista drammaturgico rispetto al passato come richiesto da Matt Damon per tornare a rivestire i panni del personaggio creato dalla penna dello scrittore Robert Ludlum.
Prendete Il Fuggitivo (con un Tommy Lee Jones nelle parti del cattivo), ambientatelo in giro per il mondo (Roma, Atene, Berlino, Londra, Las Vegas, Washington) come un film della serie 007, donategli il ritmo forsennato di un anonimo capitolo di Fast & Furious ed avrete Jason Bourne, ultimo (?) capitolo di una saga agonizzante che mostra i suoi anni e l’assoluta mancanza di un’idea portante che possa giustificare la sua ulteriore prosecuzione.
Titolo originale | id. |
Regia | Paul Greengrass |
Sceneggiatura | Paul Greengrass, Christopher Rouse |
Fotografia | Barry Ackroyd |
Montaggio | Christopher Rouse |
Scenografia | Paul Kirby |
Costumi | Mark Bridges |
Musica | John Powell, David Buckley |
Cast | Matt Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Alicia Vikander, Vincent Cassel, Riz Ahmed, Ato Essandoh, Scott Shepherd, Bill Camp, Gregg Henry, Vinzenz Kiefer |
Produzione | The Kennedy/Marshall Company, Universal Pictures |
Anno | 2016 |
Nazione | USA |
Genere | Azione |
Durata | 123' |
Distribuzione | Universal Pictures |
Uscita | 01 Settembre 2016 |
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