“Il professore cambia scuola“, film francese di Olivier Ayache – Vidal, qui al suo primo lungometraggio, inizia in maniera scoppiettante. Tante frecce sembra avere al suo arco: commedia arguta col quel “perlage” tipicamente francese, riflessione sulla scuola e sulla sua necessaria evoluzione, ritratto di periferia senze né stereotipi né eccesso di zucchero, ottima prova di attori.
La storia è quella di un professore che insegna latino nel più prestigioso liceo di Parigi e si ritrova catapultato nella famigerata Banlieu multietnica, dove il destino dei ragazzi sembra essere già irrimediabilmente segnato.
Mano mano che la storia prosegue le premesse vengono disattese. La sceneggiatura diventa prevedibile, il ritmo si affloscia, i dialoghi senza mordente e il film si trasforma da un’intelligente e mordace commedia in un sempre intelligente, ma non efficace cinematograficamente, saggio sull’importanza dell’educazione pubblica in una società così divisa come quella di oggi. Insomma un film riuscito a metà, interessante ma privo di brillantezza.
Da segnalare l’eccellente prova del protagonista Denis Podalydès grande attore prestato dalla Comédie Francaise al cinema.
Titolo italiano | Il professore cambia scuola |
Titolo originale | Les grands esprits |
Regia | Olivier Ayache-Vidal |
Sceneggiatura | Olivier Ayache-Vidal, Ludovic du Clary |
Fotografia | David Cailley |
Montaggio | Alexis Mallard |
Scenografia | Angelo Zamparutti |
Costumi | Julie Brones |
Musica | Martin Caraux |
Cast | Denis Podalydès, Abdoulaye Diallo, Pauline Huruguen, Alexis Moncorgé, Tabono Tandia, Léa Drucker |
Produzione | Sombrero Films, Atelier de Production, France 3 Cinéma |
Anno | 2017 |
Nazione | Francia |
Genere | Drammatico |
Durata | 106' |
Distribuzione | FA Films e EMME |
Uscita | 07 Febbraio 2019 |
Nessun commento