Il Piccolo Principe

Da un progetto trascinato per quasi cinque anni, prende vita finalmente una delle opera più note e più tradotte della letteratura mondiale, Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery pubblicato nel lontano 1943 e che oggi diventa un bellissimo film di animazione diretto da Mark Osborne, già regista di Kung-Fu Panda.

Sono i grandi occhi pieni di stupore e meraviglia di una bambina a farci rivivere quella storia che noi tutti conosciamo, commuovendoci e trasportandoci in un mondo fantastico e senza tempo.
La bambina (volutamente senza nome) si trasferisce con la mamma in un nuovo quartiere, con un unico obiettivo già prefissato, quello di entrare nella scuola più prestigiosa, che le permetterà di diventare da adulta una grande manager. Il futuro è già deciso e pianificato.
La sua giornata infatti è scandita da un rigido programma di preparazione e studio, una tabella di marcia che, come vuole la mamma, non prevede nessun tipo di distrazioni.

Un “incidente” domestico la fa però incontrare con lo stravagante ed eccentrico signore che vive nella casa accanto. E’ attraverso i racconti, le pagine ed i disegni del diario di viaggio del vecchio aviatore, che la bambina conosce il Piccolo Principe, un enigmatico bambino di un altro pianeta che l’anziano ha incontrato nel deserto molti anni prima durante un atterraggio di fortuna. Inizia così una straordinaria avventura alla scoperta del Principe, della Volpe, della Rosa e di tutto quel fantastico mondo raccontato, risvegliando in lei l’immaginazione e la magia dell’essere bambini.

Insieme alla bambina, lo spettatore rivive le stesse emozioni provate e come lei scopre l’importanza di continuare a sognare anche una volta diventati adulti. Il tutto è esaltato, sul piano stilistico, dalla contrapposizione dell’utilizzo dell’animazione classica tridimensionale per le vicende della bambina, all’utilizzo evocativo della stop motion per la storia del Piccolo Principe e l’incontro con l’aviatore.

Un gioiellino per grandi e piccini.