Brenda Blethyn interpreta Jean Dwight, una cabarettista irriverente e un po’ osè la cui carriera è in lento declino. I suoi figli, Tim (Khan Chittenden) e Mark (Richard Wilson), mentalmente disabile, vivono in una casa nella quale regna il caos.
Il padre (Frank Holden), che 25 anni prima ha avuto un unico sorprendente successo, ora lavora come agente di sicurezza e spera in una nuova grande occasione. E, quando Tim incontra la bellissima Jill (Emma Booth) innamorandosene, sua madre teme che questa intrusa possa “dividere” la famiglia, e quello che già non era un tranquillo ambiente familiare diventa un campo di battaglia nel quale le due donne si battono per il suo affetto.
La sceneggiatura del film parte da lontano come ricorda la produttrice Rosemary Blight: “La sceneggiatura de Il matrimonio e’ un affare di famiglia mi è piaciuta moltissimo. Ricordo quando l’ho letta per la prima volta e ricordo la prima volta che ho riso. C’era una battuta nella sceneggiatura, che è rimasta nel film, e che ancora mi diverte moltissimo. Aveva qualcosa di molto speciale. Questo succedeva nel 1996 e da allora il film ha avuto un percorso davvero incredibile. Non volevamo accelerare i tempi per realizzarlo immediatamente, volevamo che tutti gli elementi fossero perfetti. Keith (Keith Thompson, lo sceneggiatore) ed io abbiamo lavorato sulla prima stesura e sullo sviluppo della sceneggiatura e poi abbiamo contattato la persona in cima alla nostra lista dei registi preferiti: Cherie Nowlan.”
Un film sulla famiglia, sui sacrifici che i genitori all’insaputa dei figli, compiono per il loro bene e per l’unità della stessa, ma che come nella vita reale covano sogni, aspirazioni soffocate pronte ad esplodere alla prima occasione. Lo stesso rapporto madre-figlio che va a sostituire quello marito-moglie nell’equilibrio del nucleo familiare e nella vita quotidiana, viene nel film raccontato nelle sue diverse sfumature, comiche e drammatiche.
Il matrimonio è un affare di famiglia è un commedia ad alto tasso emotivo, che si nutre di piccole e grandi passioni come quelle per il cabaret della protagonista Brenda Blethyn, per la musica del suo ex-marito ora costretto a fare il guardiano notturno in un supermercato, per la bella Jill da parte del giovane e timido Tim, per la vita del fratello cerebroleso Mark.
Il tutto raccontato attraverso gli occhi di Tim, personaggio catalizzatore di cui si racconta il processo di crescita attraverso la scoperta della sessualità ed al passaggio da un rapporto ossessivo compulsivo tra madre e figlio ad uno più adulto e maturo tra ragazzo e ragazza. Ed è il confronto scontro tra sua madre Jean e la fidanzata Jill uno degli snodi narrativi più interessanti del film, grazie anche alle due attrici che le interpretano, la veterana Brenda Blethyn e la giovanissima promessa Emma Booth, i cui duetti sono il sale della pellicola da gustare a fondo.
Premio del pubblico al Sundance Film Festival di Robert Redford, riconoscimento ricevuto in passato da un altri piccolo film poi diventato un vero fenomeno: Little Miss Sunshine. Se credete alle coincidenze…
Titolo originale | Cubland |
Regia | Cherie Nowlan |
Sceneggiatura | Keith Thompson |
Fotografia | Mark Wareham |
Montaggio | Scott Gray |
Scenografia | Nell Hanson |
Costumi | Emily Seresin |
Musica | Martin Armiger |
Cast | Brenda Blethyn, Khan Chittenden, Emma Booth, Richard Wilson, Frankie J. Holden, Rebecca Gibney, Philip Quast, Russel Dykstra, Katie Wall |
Produzione | Essential Pictures, Essential Viewing Group, Film Finance, New South Wales Film & Television Office, R. B. Films |
Anno | 2007 |
Nazione | USA |
Genere | Commedia |
Durata | 105' |
Distribuzione | Lucky Red |
Uscita | 18 Aprile 2008 |
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