Vorrei ma non posso. Potrebbe essere questa la considerazione che segue alla visione del film “Il ladro di giorni“, diretto dal napoletano Guido Lombardi e interpretato da Riccardo Scamarcio. Un po’ road movie, un po’ film sullo spaccio della droga, un po’ pellicola sul rapporto tra padre e figlio e persino un po’ thriller. C’è tutto e non c’è molto in questa vicenda familiare, in cui il piccolo Salvo a dodici anni si ritrova a dover trascorrere quattro giorni con il padre, dopo che per sette anni ha pensato fosse morto.
Il padre Vincenzo è stato arrestato, praticamente davanti ai suoi occhi. Un viaggio in macchina dal Nord al Sud per recuperare un’intimità genitoriale, tra scene scontate e situazioni improbabili. Su tutte il vetro dell’automobile rotto semplicemente con un pugno. Chi è il ladro di giorni? Colui che ha rubato sette anni di vita al padre.
Una domanda risuona da tempo: forse è arrivato il momento di concedere a Massimo Popolizio un ruolo da protagonista.
Titolo italiano | Il ladro di giorni |
Titolo originale | id |
Regia | Guido Lombardi |
Sceneggiatura | Guido Lombardi, Marco Gianfreda, Luca de Benedittis |
Fotografia | Daria D'Antonio |
Montaggio | Marcello Saurino |
Scenografia | Eugenia Fernanda di Napoli |
Costumi | Nicoletta Taranta |
Musica | Giordano Corapi |
Cast | Riccardo Scamarcio, Massimo Popolizio, Augusto Zazzaro, Giorgio Careccia, Vanessa Scalera, Carlo Cerciello, Rosa Diletta Rossi, Leandra Concetta Fili, Katia Fellin |
Produzione | Indigo Film, Bronx Film, Rai Cinema, Minerva Pictures |
Anno | 2019 |
Nazione | Italia |
Genere | Drammatico |
Durata | 105' |
Distribuzione | Vision Distribution |
Uscita | 06 Febbraio 2020 |
Nessun commento