Il 19, 20 e 21 giugno 2024 il Centro Sperimentale di Cinematografia apre le sue porte ad artisti, cineasti, scrittori provenienti dai luoghi attraversati dalla guerra, con una tre giorni di incontri, masterclass, proiezioni e una mostra fotografica, vivida istantanea del momento storico che stiamo vivendo. Tutti i cittadini, e in particolare gli operatori del settore cinema, sono invitati a partecipare inviando una mail al seguente indirizzo: invito@fondazionecsc.it).
Diaspora degli artisti in guerra, questo il nome dell’evento a carattere culturale e formativo, è finanziato da fondi PNNR e pone il Centro Sperimentale di Cinematografia come soggetto partecipe e propulsore di un confronto volto a un auspicato cambiamento, con specifica attenzione alla formazione e alla creatività. Nel presentare il programma, Edoardo Albinati e Sergio Castellitto hanno conversato per più di un’ora sull’importanza del cinema come testimonianza, sull’uso della visione come strumento per dare forma al dolore e al mondo, sulle guerre contemporanee che sono spesso guerre civili in cui l’aguzzino può essere il tuo vicino. Edoardo Albinati: Ho trovato il programma molto interessante e mi hanno molto colpito le dichiarazioni di cineasti da tutto il mondo: dall’Ucraina al Congo, dal Ciad alla Siria.
Il Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Sergio Castellitto: La parola Diaspora significa “dispersione” e “disseminazione”, ed è patita spesso da tutti coloro che si trovano in paesi in guerra: ma in realtà ogni artista vero almeno una volta nella vita si è sentito abbandonato e isolato anche nel proprio paese. La parola diaspora ha origine greca, significa dispersione. Disseminare un popolo, sradicare un individuo, un’anima. Allontanare dalla propria terra, dal proprio sangue originario. Molti popoli hanno subìto un affronto simile. Che è sempre una lacerazione. Ci siamo domandati allora dove fossero quei cineasti, artisti, scrittori divisi e riseminati altrove. Abbiamo deciso di offrire loro un luogo, questo luogo, il Centro Sperimentale di Cinematografia, che per tre giorni diventa una casa comune dove raccogliere ciò che è stato disperso delle loro idee, dei loro progetti e delle loro frustrazioni. Ricomporre la diaspora degli artisti. Offriamo uno schermo per mostrare le loro opere e un microfono per parlarne. Tra due fronti c’è sempre una terra di nessuno, un lembo deserto, abitato dalla paura ma anche dal desiderio. Vogliamo occupare questa terra, perché diventi luogo di meditazione umana, nello stesso campo aperto dove l’arte per sua abitudine, incontra il sogno.
Il primo giorno, il 19 giugno, è dedicato alla “Diaspora dei cineasti”; ad introdurre il pubblico nel cuore dell’evento saranno Khali Joreige, Maryna Er Gorbach e Mehmet Er, Saeed Al Batal, Michel Khleifi, Mahamat-Saleh Haroun, Hala Alabdalla, il Card. Gianfranco Ravasi, David Grossman. Il 20 giugno il fil rouge sarà “Lo sguardo del cinema italiano sulle guerre” grazie alle testimonianze di Elda Ferri, Costanza Quatriglio, Francesca Mannocchi, Giacomo Abbruzzese, Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, Stefano Savona, Jean Mallet, Giulia Tagliavia, Rami Elhanan e Bassam Aramin. Il 21 giugno metterà in scena un vero e proprio percorso “Nei paesi di guerra”: a raccontarlo saranno presenti Aleksandr Sokurov, Hagai Levi, Mohamed Kordofani, Sahraa Karimi, Ali Asgari, Yervant Gianikian e Lucrezia Lerro, Dieudo Hamadi, Dieudo Hamadi e Jasmila Zbanic.
Nel corso dell’evento sarà allestita inoltre la mostra “Diaspora delle donne” a cura di Antonella Felicioni: un percorso espositivo che si apre con Anna Magnani e Sophia Loren, accompagnato da registe del calibro di Lina Wertmüller e Liliana Cavani, per proseguire con Claudia Cardinale e concludersi con una costellazione di attrici come Rosanna Schiaffino, Giovanna Ralli, Lucia Bosè, Clara Calamai, Gina Lollobrigida e Silvana Mangano. La mostra celebra i ruoli che la donna è chiamata con forza ad interpretare, e ne fotografa i contesti, i sentimenti, le scelte, le guerre al di là di ogni giudizio.
Durante le tre giornate allievi e studenti saranno impegnati nella realizzazione di un film testimonianza, coadiuvati dai docenti, che racconterà tutti gli incontri e momenti salienti, mentre gli allievi del corso di Recitazione del CSC saranno impegnati nella lettura e interpretazione, in un apposito spazio, di testi di prosa e poesia legati ai temi e ai Paesi delle opere in programma in Diaspora.
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PROGRAMMA
19 GIUGNO: LA DIASPORA DEI CINEASTI
APERTURA
Teatro Alessandro Blasetti
ore 9.30
Presentazione di Sergio Castellitto
ore 10.30
Teatro Alessandro Blasetti
Incontro con Khali Joreige
Je veux voir
di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige (Francia/Libano, 2008, 75’)
Aula magna
Incontro con Maryna Er Gorbach e Mehmet Er
Klondike
di Maryna Er Gorbach (Ucraina/Turchia, 2022, 100’)
Sala cinema
Incontro con Saeed Al Batal
Still Recording
di Saeed Al Batal & Ghiath Ayoub (Libano/Siria/Francia/Germania/Qatar, 2018, 120’)
ore 14.30
Teatro Alessandro Blasetti
Incontro con Michel Khleifi
La Mémoire fertile
di Michel Khleifi (Palestina/Belgio, 1980, 104’)
Aula magna
Incontro con Mahamat-Saleh Haroun
Daratt
di Mahamat-Saleh Haroun (Ciad/Francia/Austria/Belgio, 2006, 96’)
Sala cinema
Incontro con Hala Alabdalla
As If We Were Catching a Cobra
di Hala Alabdalla (Siria/Emirati Arabi Uniti, 2012, 120’)
CHIUSURA
Teatro Alessandro Blasetti
ore 18
Conversazione tra Sergio Castellitto e Card. Gianfranco Ravasi
ore 18
Conversazione tra Sergio Castellitto e David Grossman
20 GIUGNO: LO SGUARDO DEL CINEMA ITALIANO SULLE GUERRE
APERTURA
Teatro Alessandro Blasetti
ore 10.30
Incontro con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Guerra e pace
di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (Italia/Svizzera, 2020, 128’)
Aula magna
Incontro con Stefano Savona, Jean Mallet, Giulia Tagliavia
La strada dei Samouni
di Stefano Savona (Italia/Francia, 2018, 126’)
Sala cinema
Incontro con Giacomo Abbruzzese
Archipel
di Giacomo Abbruzzese (Francia/Palestina/Italia, 2010, 23’)
a seguire
Disco Boy
di Giacomo Abbruzzese (Italia/Francia/Belgio/Polonia, 2023, 92’)
ore 14.30
Teatro Alessandro Blasetti
Incontro con Elda Ferri
I bambini di Gaza
di Loris Lai (Italia/Belgio, 2024, 90’)
Aula magna
Sembra mio figlio
Incontro con Costanza Quatriglio
di Costanza Quatriglio (Italia, 2018, 103’)
Sala cinema
Incontro con Francesca Mannocchi
Isis Tomorrow – The Lost Souls of Mosul
di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi (Italia/Germania, 2018, 80’)
CHIUSURA
Teatro Alessandro Blasetti
ore 18
Conversazione tra Rami Elhanan e Bassam Aramin
21 GIUGNO: NEI PAESI DI GUERRA
APERTURA
Teatro Alessandro Blasetti
ore 9.30
Incontro con Hagai Levi
ore 10.30
Teatro Alessandro Blasetti
Incontro con Mohamed Kordofani
Goodbye Julia
di Mohamed Kordofani (Sudan/Egitto/Germania/Francia/Svezia/Arabia Saudita, 2023, 120’)
Aula magna
Incontro con Sahraa Karimi
The Forbidden Reel
di Ariel Nasr (Canada/Afghanistan, 2019, 119’)
Sala cinema
Incontro con Ali Asgari
Ayeh haye zamini (Terrestrial Verses)
di Ali Asgari e Alireza Khatami (Iran, 2023, 77’)
ore 14.30
Teatro Alessandro Blasetti
Incontro con Yervant Gianikian e Lucrezia Lerro
Prigionieri della guerra
di Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian (Italia, 1995, 64’)
a seguire
Oh! Uomo
di Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian (Italia, 2004, 71’)
Aula magna
Incontro con Dieudo Hamadi
Downstream to Kinshasa
di Dieudo Hamadi (Repubblica Democratica del Congo, 2020, 90’)
Sala cinema
Incontro con Jasmila Zbanic
Quo vadis, Aida?
di Jasmila Zbanic (Bosnia e Erzegovina/Romania/Austria/Paesi Bassi/ Germania/Polonia /Francia /Norvegia /Turchia, 2020, 101’)
CHIUSURA
Teatro Alessandro Blasetti
Incontro con Aleksandr Sokurov
ore 18
Fairytale
di Aleksandr Sokurov (Russia/Belgio, 2022, 98’)
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