Furiosa: A Mad Max Saga

La locandina

Una bambina con i capelli rossi sta per cogliere un frutto nel giardino dell’Eden, una terra verde da qualche parte nel deserto australiano dove la gente vive in pace senza peccato. La stessa bambina, ma anni dopo, salverà un gruppo di donne facendo così germogliare un nuovo albero nel deserto. In mezzo a questo passaggio ci sono anni di violenze, di silenzi e di rabbia repressa. Siamo nel quinto capitolo del franchise di Mad Max, nello specifico nel prequel/spin-off di “Mad Max: Fury Road” (2015) questa volta incentrato sul personaggio di Furiosa, qui interpretato da Anya Taylor-Joy.

Rispetto alla saga originaria qui abbiamo più tematiche femminili e il forte senso di rivalsa che predominano; eppure il deserto rosso di George Miller domina tutto e le sgasate continue mantengono vivo il senso della vicenda. Non sembrava possibile ma George Miller a settantanove anni firma un’altra epopea folgorante dove però Mad Max, l’eroe motorizzato, non compare più.

Furiosa: A Mad Max Saga racconta l’infanzia e la giovinezza di una bambina nata in un’oasi di pace e di donne, rapita dal cattivo di turno e finita nel clan di un tiranno rock. Temi e motivi sono i tradizionali tra viaggio dell’eroe, i traumi infantili, i bambini perduti, i miti che consolano e la speranza. La fine è solo il primo capito di questa Furiosa che emana rabbia e amore solo dagli occhi impenetrabili.