Ferrari

La locandina

Un film lungo e a tratti noioso, eppure un appassionato di automobilismo e del mondo Ferrari non può lasciarsi sfuggire la visione sul grande schermo. Per tutti gli altri spettatori, a rendere la vicenda di Enzo Ferrari appetibile ci sono le vicende della vita privata: il matrimonio tra Enzo e Laura è in crisi, tra la perdita prematura del figlio ventiquattrenne Dino (morto l’anno precedente) e la scoperta che Enzo aveva avuto un secondo figlio (Piero), nato nel 1945 a seguito di una relazione extraconiugale.

Siamo nell’estate del 1957 e l’ex pilota automobilistico Ferrari è in crisi. L’attività che, partendo da zero, lui e la moglie Laura hanno costruito in dieci anni corre verso la bancarotta. Enzo decide di contrastare le sue amarezze, scommettendo tutto su un’unica corsa lunga 1.600 km che attraversa l’Italia, da Brescia a Roma e ritorno: l’iconica Mille Miglia. La Scuderia Ferrari iscrive alla corsa quattro vetture Sport, guidate dai piloti Piero Taruffi, Wolfgang von Trips, Peter Collins e Alfonso de Portago.

A pochi chilometri dall’arrivo de Portago e il suo navigatore restano vittime di un incidente mortale a Guidizzolo, causando anche la morte di 9 spettatori (di cui 5 bambini). Ferrari viene incriminato e rinviato a giudizio: il processo a suo carico si concluderà con l’assoluzione nel 1961. La sceneggiatura, realizzata da Troy Kennedy Martin, si basa sul libro biografico “Enzo Ferrari: The Man and the Machine”, scritto da Brock Yates nel 1991. Il film è stato presentato in concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 31 agosto 2023 e, a prescindere dalle polemiche innescate da Pierfrancesco Favino – sulla necessità o meno di far interpretare ruoli di personaggi italiani ad attori stranieri – Driver è credibile nella parte, sebbene sia stato la terza scelta dopo Christian Bale e Hugh Jackman.