Equals

Presentato in concorso nella scorsa edizione del Festival del Cinema di Venezia, “Equals” è il nuovo film del regista emergente Drake Doremus, che per la prima volta si cimenta nel genere fantascientifico, rispettando però il suo stile sentimentale e drammatico.
“Equals” è infatti un film romantico che racconta la storia di Silas (Nicholas Hoult) e Nia (Kristen Stewart). Entrambi sono due Equals, abitanti di ‘’Collective’’, la speciale comunità in cui gli esseri umani sono il risultato di sperimentazioni genetiche, resi appositamente incapaci di provare qualsiasi tipo di emozione o sentimento, allo scopo di generare una società stabile, basata sulla non violenza e sulla perfetta convivenza tra individui.

Una strana malattia, la Switched-On Syndrom (Sindrome dell’accensione) o SOS, risveglia però le emozioni dimenticate, come l’amore, la depressione, la sensibilità e la paura, mettendo quindi a rischio la sopravvivenza della comunità. Per arginare i danni, tutti coloro che mostrano i primi sintomi della SOS vengono subito sottoposti a pesanti cure, allontanati ed inviati al Den, un centro correzionale dal quale nessuno però è mai ritornato.
Nia e Silas vivranno proprio sulla loro pelle il dramma di un rapporto proibito in questa realtà in cui, ovviamente, il crimine peggiore è innamorarsi. Più cercheranno di nascondere i loro sentimenti per la paura di essere scoperti e mandati al Den, maggiore diventerà l’attrazione e la felicità provata.
Con l’aiuto di un gruppo clandestino formato da persone affette da SOS, Nia e Silas capiranno che la loro unica possibilità di salvezza sarà solo la fuga.

La pellicola, pur non essendo un capolavoro, racconta con estrema sensibilità ed intensità una storia d’amore dannata, alla “Romeo e Giulietta”, dove i due protagonisti sono gli unici segni di umanità in un ambiente volutamente asettico e privo di qualsiasi tipo di sprint. Un po’ come il racconto che cade nell’ovvietà e nella ripetizione, non lasciando nessuno spazio a colpi di scena o sorprese.