Don’t Worry Darling

La locandina

Alice (Florence Pugh) e Jack (Harry Styles) sono una giovane e spensierata coppia sposata che vive nella comunità idealizzata di Victory, città utopica situata in mezzo al deserto. Jack lavora per un’azienda sperimentale e Alice è la tipica moglie anni Cinquanta attenta alla gestione della casa, della cucina e della vita del marito. L’amministratore delegato, Frank (Chris Pine), è non solo un uomo d’azienda visionario, ma anche un ottimista life coach motivazionale. I mariti trascorrono le loro giornate all’interno del quartier generale del Victory Project, lavorando allo sviluppo di materiali innovativi, mentre le loro mogli, inclusa Shelley, la compagna di Frank, si godono il lusso della loro comunità.

Presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2022, “Don’t Worry Darling” lascia la sensazione del già visto, dell’artefatto che non dà il meritato rilievo al cinema. Ovvio, i rumors e le polemiche che si sono scatenate tra cachet sbilanciati e eventuali tensioni tra gli attori hanno alimentato la curiosità del pubblico, senza dimenticare l’appeal che ha Styles in tutto il mondo, ma il film è debole.

Le crepe nella vita idilliaca sono scontate e prevedibili e la regia indugia sulle scene d’amore tra i due protagonisti inutilmente. Un misto tra “The Truman Show” e “Matrix” in salsa anni Cinquanta, ma senza la dovuta suspense e innovazione annunciate.