Nell’alto dei cieli? Mica tanto. Quello portato sullo schermo dal regista Jaco van Dormael è un Dio discretamente onnipotente ma anche molto, molto immanente. Ha la barba incolta, porta le ciabatte e una vestaglia a quadri; è rozzo e manesco. Trascura la moglie, che è sciatta e svampita, e si chiude nello studio per lavorare al computer, circondato da un archivio infinito che sembra la borghesiana Biblioteca di Babele. Per noia, ha creato l’uomo, la donna… e Bruxelles: una Bruxelles particolarmente grigia, notturna e piovosa. Siccome è anche piuttosto sadico, si diverte a tormentare l’umanità imponendo le sue leggi di sfortuna universale – al cui confronto, la famigerata legge di Murphy non è che un pallido corollario.
Se l’idea di partenza è sufficientemente assurda da risultare esilarante, presto ci si accorge che, a dispetto del titolo italiano, in fondo il film non intende parlare né di questo sgangherato Dio né tantomeno della capitale belga. Si scopre che Gesù ha una sorellina e che il vero protagonista del film è il “testamento tutto nuovo” che la figlia di Dio scriverà, con l’aiuto di un evangelista clochard e di sei apostoli: uno più improbabile dell’altro. Ognuno risuona di una propria “musica interiore” ed ha diritto ad essere ascoltato: forse una speranza di miracolosa redenzione può esistere per tutti, compresi perfino i maniaci o gli assassini.
La narrazione è costellata di metafore visive e similitudini olfattive, inquadrature a prospettiva centrale, tableaux vivants e magnifica musica classica, oltreché di sfiziose citazioni: dai dipinti di René Magritte alla danza delle dita di Pina Bausch. Il “tout nouveau testament” del titolo originale è allora una rinnovata “buona novella” per immagini, che il regista racconta mediante parabole surreali: ora poetiche e suggestive, ora strampalate e divertenti. I momenti di commozione si accostano alla comicità che nasce dall’interpretazione letterale o deviata delle più celebri citazioni bibliche, evitando così il rischio di uno sviluppo troppo schematico e conducendo invece ad esiti spiazzanti.
Dio esiste e vive a Bruxelles è un film strambo e delizioso, da gustare fino alla chicca conclusiva dei titoli di coda. Alla fine, si esce dalla sala con una domanda: che cosa farebbe ciascuno di noi se venisse a sapere quanto tempo gli resta da vivere?
Titolo originale | Le tout nouveau testament |
Regia | Jaco van Dormael |
Sceneggiatura | Jaco van Dormael |
Fotografia | Christophe Beaucarne |
Montaggio | Hervé de Luze |
Musica | An Pierlé |
Cast | Benoît Poelvoorde, Pili Groyne, Yolande Moreau, Catherine Deneuve |
Produzione | Terra Incognita Films, Après le Déluge, Caviar Films |
Anno | 2015 |
Nazione | Belgio, Francia, Lussemburgo |
Genere | Commedia |
Durata | 119' |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Uscita | 26 Novembre 2015 |
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