Dino Audino Editore, in collaborazione con WGI (Writers Guild Italia) e il Dipartimento SARAS dell’Università La Sapienza di Roma, presenta “Drama. Classici della drammaturgia”, la prima collana dedicata alla sceneggiatura, un utile e interessante strumento di approfondimento che propone analisi di film, serie Tv e testi teatrali pensate per la didattica e la formazione, ma rivolte anche a tutti gli appassionati del mondo del cinema e del teatro.
La collana, unica nel panorama editoriale italiano, ha origine dalla rivista Script, che all’inizio degli anni Novanta ha riportato all’attenzione in Italia il dibattito sulle strutture narrative e drammaturgiche, e che con il corso Script/Rai, dal 1997 per un quindicennio, ne ha fatto oggetto di formazione per sceneggiatori.
Ogni volume della collana “Drama. Classici della drammaturgia” ha un taglio monografico e ricostruisce in dettaglio i meccanismi di un testo teatrale o di uno script, unendo la prospettiva di drammaturghi e sceneggiatori a quella di studiosi universitari chiamati a collaborare insieme nelle analisi. Andrea Minuz, Stefano Locatelli, Giovanna Volpi, Pietro Masciullo, Franca De Angelis, Giorgio Glaviano, Damiano Garofalo, Paola Brembilla, Giovanna Guidoni e Giuseppina De Nicola sono alcuni degli autorevoli autori dei volumi che compongono la collana “Drama. Classici della drammaturgia”.
Da “Rocky”, “Squid Games” a “The Sopranos”, passando per “The Apartment”, i volumi sono introdotti da un saggio affidato ad uno studioso che presenta e ricostruisce il contesto storico-produttivo dell’autore o dell’opera in oggetto; segue poi un’analisi affidata ad un drammaturgo o ad uno sceneggiatore. Le opere prese in considerazione sono classici che hanno fissato o ridisegnato un canone, un genere, una tendenza, uno stile, dando vita a storie, personaggi e dialoghi memorabili.
Le analisi si concentrano intorno ai meccanismi che regolano la definizione di una trama, la costruzione e la trasformazione di personaggi, ambienti e dialoghi e affermano l’importanza, anche in un contesto accademico, dello studio della sceneggiatura, della costruzione drammaturgica e del processo produttivo su cui si regge ogni opera, sia essa cinematografica o teatrale.
«I grandi film raccontano sempre grandi storie – dichiara Dino Audino – La collana intende così proporre il Novecento come il secolo in cui si è affermato il racconto drammaturgico al di sopra dell’immagine, mettendo la scrittura al centro dell’analisi. L’incontro della casa editrice Dino Audino, specializzata nella formazione nel campo dello spettacolo, con i docenti del Dipartimento SARAS dell’Università La Sapienza di Roma e gli sceneggiatori di WGI, ha consentito di realizzare una collana dal taglio originale e fresco, che mette al centro la scrittura intesa come il vero motore della macchina produttiva cinematografica e teatrale».
«Oggi tutti parlano di sceneggiatura, però nessuno le legge, e in pochi le studiano, a cominciare da quelli che vorrebbero fare gli sceneggiatori – spiega il professor Andrea Minuz de la Sapienza – Lo scopo di questa collana parte proprio da qui. Esistono numerosi manuali di sceneggiatura, libri che spiegano come si scrive e si imposta una sceneggiatura con esercizi e teorie. Ma prima ancora di partire dalle proprie idee bisognerebbe studiare i grandi sceneggiatori del passato. Noi volevamo dare uno strumento del genere. Addestrare alla lettura e all’analisi della sceneggiatura, partendo da un canone di classici. Capire perché ‘Rocky’ o ‘L’appartamento’ o ‘I soliti ignoti’ sono dei film perfetti già sulla pagina scritta. Una sceneggiatura o un testo drammatico, prima ancora di funzionare sullo schermo o sul palcoscenico, devono funzionare sulla carta».
«La collaborazione tra WGI, la casa editrice Dino Audino e la Sapienza ci riempie d’orgoglio – afferma Giorgio Glaviano, presidente WGI – I manuali sono pensati per studenti e lettori che in generale si approcciano alla scrittura seriale e filmica da un punto di vista molto pratico e concreto. Le sceneggiature di serie e film famosi italiani e internazionali vengono analizzate pezzo per pezzo da altrettanti sceneggiatori: è una formula apparentemente semplice, ma che finora non era venuta in mente a nessuno. Mettere al centro la sceneggiatura e gli sceneggiatori è la mission fondamentale di WGI, ecco perché questa impostazione ci ha convinto immediatamente. Inoltre, questo approccio tecnico e professionale consente un’opera di reverse engineering che catapulta a ritroso il lettore fino a condurlo nelle varie writers’ room, dove nascono le intuizioni creative e vengono ponderate le scelte narrative. Molti soci WGI hanno finora contribuito alla crescita della collana e ogni saggio è una specie di viaggio inatteso che rivela la complessa struttura profonda e l’insospettabile densità culturale di opere di enorme successo».
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