Delta

La locandina

Il Delta del Po è il teatro dello scontro tra bracconieri e pescatori. Osso (Luigi Lo Cascio) vuole difendere ma seguendo la legge, i pesci del fiume dalla pesca indiscriminata della famiglia Florian, in fuga dal Danubio. Insieme ai Florian c’è Elia (Alessandro Borghi), che è nato in quelle terre ma le ha lasciate per fare una scelta diversa.

Una scena

In poco tempo una comunità viene messa a soqquadro dalla violenza per la sopravvivenza e dal bisogno di giustizia. E tutti i rapporti saltano, mettendo in discussione quello che era o sembrava prestabilito. I due protagonisti Lo Cascio e Borghi si alternano, si sfiorano e sfidano a distanza fino all’inevitabile scontro finale. Se per tre quarti la pellicola incuriosisce, colpisce per l’argomento, emoziona e coinvolge, con splendide riprese della natura di rado viste al cinema e tensioni sottese tra i personaggi, l’ultima parte dà la sensazione che il regista Vannucci e gli sceneggiatori Massimo Gaudioso, Fabio Natale e Anita Otto non sapessero come chiudere, come tirare le fila e mettere la parola Fine. E la scelta fatta lascia l’amaro in bocca, la sensazione di un compromesso evitabile.

Borghi fa il suo e la bellezza lo aiuta, Lo Cascio regala l’intensità e la bravura che ci si aspetta e si conosce. Bravi tutti gli altri interpreti, in particolare le due protagoniste Emilia Scarpati Fanetti nella parte della ex desiderosa di provare emozioni forti e la sorella Greta Esposito, con sguardi intensi e profondi.