XX SECOLO. L’INVENZIONE PIÙ BELLA

Al via lunedì 6 febbraio la terza tranche di programmazione di XX SECOLO. L’INVENZIONE PIÙ BELLA, la rassegna a cura di Cesare Petrillo realizzata da CSC – Cineteca Nazionale con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con Circuito Cinema, in programma a Roma, al cinema Quattro Fontane, ogni lunedì, martedì, mercoledì e la domenica mattina.

Si parte con una figura chiave del cinema italiano del secondo dopoguerra, quel PIETRO GERMI che dimostrò presto quanto la definizione di “grande falegname” – nonostante il nobile copyright di Fellini – andasse stretta a un cineasta (attore, sceneggiatore e regista) che, seppure non sempre riconosciuto, occupa un posto sicuro tra i grandi del suo tempo. Prova ne siano i titoli in rassegna, da Il Ferroviere a L’uomo di paglia, da Un maledetto imbroglio (la scommessa vinta di portare sullo schermo il Gadda del “Pasticciaccio”, firmando quello che Germi definiva “il primo poliziesco italiano”), fino ai successi internazionali: Divorzio all’italiana (Oscar per la migliore sceneggiatura nel 1961), Sedotta e abbandonata e il capolavoro Signore & signori, impietoso ritratto di provincia, tra meschinità e ipocrisie perbeniste, premiato come miglior film al Festival di Cannes nel 1966. Accanto ai film più famosi, spazio anche a un piccolo film su commissione d’inizio carriera, La Presidentessa.

In parallelo col cinema di Germi prosegue l’indagine sulla NEW HOLLYWOOD, che stavolta posa lo sguardo sugli interpreti, offrendo un’autentica galleria di star che negli anni ’70 hanno rivoluzionato il concetto stesso di divismo, dando corpo e voce a personaggi moderni, nevrotici, instabili, irrisolti che non condividono nulla con quelli del cinema classico. Ecco dunque, tra le donne, Jane Fonda, Goldie Hawn e Faye Dunaway, Cybill Shepherd, Candice Bergen e Jessica Lange, e accanto a loro alcune attrici che fino ad allora non avrebbero potuto aspirare al ruolo di protagoniste, e che segnano invece il decennio: Jill Clayburgh, Shelley Duvall, Karen Black, Sissy Spacek. E poi gli uomini: insieme a due belli che non avrebbero sfigurato nella Hollywood di vent’anni prima, come Robert Redford e Burt Reynolds, ecco i volti – per citare solo i più noti – di Robert De Niro, Dustin Hoffman, Al Pacino, Gene Hackman, Donald Sutherland. Quanto ai film in programma, non c’è che l’imbarazzo della scelta, per ripercorrere un decennio di grande cinema attraverso alcune delle prove più memorabili di un’intera generazione di attrici e attori. Qualche titolo: Breezy, per apprezzare la vena sentimentale del Clint Eastwood regista, e Una calibro 20 per lo specialista, l’esordio di Michael Cimino che mette fianco a fianco Eastwood e un giovanissimo Jeff Bridges; le “triplette” dedicate a Goldie Hawn (Gioco sleale, Sugarland Express, Soldato Giulia agli ordini), Jane Fonda (Giulia, Dalle 9 alle 5… orario continuato, Una squillo per l’ispettore Klute), Jack Nicholson (Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il postino suona sempre due volte, Conoscenza carnale), e molti altri ancora.

La rassegna prosegue poi nel segno del genio surrealista di LUIS BUÑUEL, attraversando cinque decenni di storia del cinema, da L’Age d’or (1930) a Quell’oscuro oggetto del desiderio (1977), passando per L’angelo sterminatore, Bella di giorno, Il fascino discreto della borghesia, Tristana, Viridiana, La via lattea, Il fantasma della libertà, Amanti di domani e Il diario di una cameriera.

A concludere questa terza parte, dal 27 marzo al 9 aprile, l’omaggio a GINGER ROGERS, star di rara versatilità, entrata nel mito in coppia con Fred Astaire (come dimostrano Cappello a cilindro, Cerco il mio amore, Seguendo la flotta, Follie d’inverno), ma di cui si vedranno anche “assoli” meno celebrati come Fuggiamo insieme, Frutto proibito, Al tuo ritorno, Condannatemi se vi riesce e Palcoscenico; e quello a SATYAJIT RAY, il maestro che per primo – ad appena 34 anni – fece conoscere nel mondo il cinema indiano, grazie alla Trilogia di Apu (in programma tutti e tre i capitoli: Il lamento sul sentiero, Aparajito – L’invitto e Il mondo di Apu) e a capolavori come La grande città, La moglie sola, Nayak e La sala della musica.

La rassegna XX SECOLO. L’INVENZIONE PIU’ BELLA proseguirà anche al Cinema La Compagnia di Firenze, dove sarà in programma dal 10 febbraio al 14 maggio 2023 grazie alla collaborazione con l’Area cinema di Fondazione Sistema Toscana. La nuova tranche della seconda edizione fiorentina continuerà inoltre a proporre le lezioni a cura del critico Giovanni Bogani su alcuni degli autori dei film in programma ( info: www.cinemalacompagnia.it ).

XX SECOLO. L’INVENZIONE PIÙ BELLA

24 ottobre 2022 – 4 giugno 2023

200 capolavori #soloalcinema parte III

6 febbraio – 9 aprile Roma, Cinema Quattro Fontane