Crawl – Intrappolati

La locandina

Giusto l’amore incondizionato di una figlia può far sì che un padre svenuto, ferito, sanguinante nel sotto scala della casa abbandonata e messa in vendita durante un uragano di categoria 5 riesca a salvarsi (insieme al cane sugar), facendo persino in modo che l’attacco di una mandria di alligatori non sia mortale.

A cavallo tra un disaster movie e un creature feature, “Crawl – Intrappolati” regge in credibilità e tensione fino alla fine, spinge lo spettatore a rattrappire le gambe per la paura di divenire morsi e ricorda che è sempre bene avere con sé una luce portatile ricaricabile: la torcia del cellulare può non bastare!

Un titolo, Crawl che letteralmente in inglese vuol dire ‘strisciare’, ma ha più significati, tutti validi per la pellicola. Come verbo ‘to crawl’ si riferisce al muoversi degli alligatori sulla terraferma, il crawl è lo stile libero a nuoto e ‘crawl space’ è quello spazio in altezza tra il pavimento e il suolo in molte case degli Stati Uniti, talmente ridotto da non permettere di tenere la posizione eretta. Ed è dove i due protagonisti sono intrappolati. Kaya Scodelario ricorda molto Emma Stone con gli occhioni azzurri sgranati, mentre Barry Pepper fa il suo dovere di maschio Alfa. Da vedere in lingua originale.