C’est la Vie – Prendila come viene

James Ivory in “Quel che resta del giorno” ci aveva portato dietro le quinte dell’organizzazione di un importante pranzo diplomatico; Francois Truffaut nel backstage di un set cinematografico in “Effetto Notte“. Oggi i registi Eric Toledano e Olivier Nakache, quelli di Quasi Amici, ci accompagnano dietro le quinte dell’organizzazione di un matrimonio: “E’ un evento per il quale ogni dettaglio viene minuziosamente organizzato, simile ad una rappresentazione teatrale con pubblico, costumi, ruoli da interpretare. Per questo film ci siamo ispirati ai nostri ricordi, poichè durante alcuni
dei nostri periodi più difficili, per finanziare i nostri progetti abbiamo fatto un sacco di lavori nel settore dell’organizzazione di eventi, tra i tanti quello di camerieri ai matrimoni.”

L’armata Brancaleone messa in piedi da Max (Jean-Pierre Bacri), organizzatore di eventi, per il matrimonio di Pierre ed Elena, è fonte di inesauribile divertimento, alle prese con richieste assurde di Sposi e parenti degli stessi, piccoli e grandi imprevisti organizzativi, ed il continuo rischio di sabotaggio dell’evento a causa dei problemi personali dello staff medesimo.

Toledano e Nakache costruiscono una giostra di personaggi e situazioni ai limiti del grottesco, senza trascurare una verosimiglianza di baseche nulla sottrae al divertimento delle situazioni. Una miriade di personaggi abbozzati il giusto per sviluppare le singole storie che la macchina da presa dei due registi sorvola leggero come un aliante avendo ben chiaro il risultato che si sono prefissi. Li aiuta la scelta di un cast eccellente a partire da Jean-Pierre Bacri, e di una scrittura semplice, chiara, non ammiccante capace di creare immediata empatia con lo spettatore.

Perfetto esempio di cinema disimpegnato ma capace di tenere inchiodato da lacrime di divertimento lo spettatore dall’inizio alla fine.