Lo spunto di “Cafarnao” il nuovo film di Nadine Labaki, è brillante: nella pancia di Beirut, dove la vita scorre senza speranza di essere vissuta decorosamente, un ragazzino privo di documenti, che ne ha passate di tutti i colori, tra fame, morte, violenza e prigione, trascina in tribunale i genitori con un preciso atto d’accusa: perché mi avete fatto nascere se non eravate in grado di mantenermi?
Lo sviluppo del film non mantiene l’originalità della premessa risultando a tratti soffocante nell’esposizione di questa odissea della povertà e del degrado morale. Il punto di forza è il protagonista Zain un ragazzo di dodici anni preso dalla strada come nella più classica poetica neorealistica. Un volto intenso, comunicativo, che abbaglia per la bellezza e per la credibilità con cui interpreta, meglio, vive, la storia. Che differenza rispetto ai ragazzini italiani che vediamo recitare nei nostri film, imbarazzanti e non per colpa loro, fasulli. Anche gli altri personaggi, la madre , il padre, sono perfetti e soprattutto non sono descritti moralisticamente. Bene e male sono categorie astratte è il caos che regna, il “cafarnao” appunto.
Sintetizzando ottimo spunto, contesto credibile, storia straziante ma nell’insieme il risultato è un’opprimente monotonia. Non c’è drammaturgia, non ci sono aperture narrative, e, escluso l’inizio e la fine, può sembrare di guardare un documentario piuttosto che un film.
Titolo italiano | Cafarnao - Caos e miracoli |
Titolo originale | Capharnaüm |
Regia | Nadine Labaki |
Sceneggiatura | Nadine Labaki, Khaled Mouzanar, Michelle Keserwany, Georges Khabbaz |
Fotografia | Christopher Aoun |
Montaggio | Konstantin Bock |
Scenografia | Hussein Baydoun |
Musica | Khaled Mouzanar |
Cast | Zain Alrafeea, Yordanos Shifera, Boluwatife Treasure Bankole, Kawsar Al Haddad, Fadi Youssef, Haita 'Cedra' Izzam, Alaa Chouchnieh, Nadine Labaki, Elias Khoury, Nour El Husseini |
Anno | 2018 |
Nazione | Libano, Usa |
Genere | Drammatico |
Durata | 120' |
Distribuzione | Lucky Red |
Uscita | 11 Aprile 2019 |
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