Black Widow

la locandina

“Black Widow“: siamo nel prequel della storia dell’Avenger Natasha Romanoff, interpretata da una convincente Scarlett Johansson. Dopo gli sviluppi in “Captain America: Civil War”, Natasha si ritrova da sola e costretta ad affrontare il suo passato mentre una nuova minaccia incombe. Un film Marvel che ben si inserisce nel mondo che stiamo vivendo, dove sono le donne finalmente ad essere al centro della storia e in cui la famiglia, non quella di sangue ma quella che ci cresce e i valori che tramanda sono alla fine dei conti il vero perno su cui far crescere l’essere umano.

Prodotto dai Marvel Studios e distribuito dai Walt Disney Studios Motion Pictures, è la ventiquattresima pellicola del Marvel Cinematic Universe e la prima della cosiddetta “Fase Quattro”. Scopriamo così una Natasha alle “prime armi” che viene affidata al KGB, l’agenzia di sicurezza sovietica anche chiamata Stanza Rossa, per fare di lei una delle sue migliori leve: una macchina mortale. Natasha decide che è giunto il tempo di affrontare i vecchi demoni, invece di continuare a scappare, si distacca momentaneamente dagli Avengers per raggiungere la sua vecchia famiglia, formata dalla sorella Yelena Belova (perfetta spalla Florence Pugh), Melina Vostokoff (la madre Rachel Weisz) e Alexei Shostakov (spassoso e imbolsito David Harbour), e tornare là dove tutto è iniziato, dove è diventata Black Widow. Azione, effetti speciali e scene apocalittiche non mancano, come da copione. Un buon modo per tornare in sala.