Un ragazzo scappato di casa, l’apparenza e la finzione che si intrecciano, paesaggi urbani lividi e esistenziali, “Black Tide” è un noir in piena regola con il male che lentamente affiora fino a prendersi la scena per intero.
Eppure nonostante le premesse ci fossero tutte per un bell’intrigo alla francese, il film si raggomitola su stesso. Il tentativo di spiazzare con un labirinto narrativo di false piste lo spettatore risulta paradossalmente troppo lineare, quasi prevedibile e soprattutto la psicologia dei personaggi che scendono agli inferi è in qualche modo scontata o comunque troppo costruita. Anche la regia di Érick Zonca, esageratamente di maniera non aiuta a mantenere equilibrato il rapporto tra tensione e riflessione di stampo esistenzialistico; le interpretazioni degli attori, poi, non risultano omogenee.
Convincente e ispirata quella di Vincent Cassel, il commissario che conduce l’inchiesta invecchiato, barbone, claudicante mal vestito e unto che incarna alla perfezione lo spirito di un mondo disilluso privo di speranze e marcio rappresentato nel film; didascalica e priva di sfumature quella di Roman Duris che non sembra credere fino in fondo al ruolo dello scrittore fallito disposto a tutto per riscattare la propria mediocrità.
Titolo italiano | Black Tide |
Titolo originale | Fleuve noir |
Regia | Érick Zonca |
Sceneggiatura | Lou de Fanget Signolet, Érick Zonca |
Fotografia | Paolo Carnera |
Montaggio | Philippe Kotlarski |
Scenografia | Christophe Couzon, Djamil Mostefaoui |
Costumi | Nathalie Benros |
Musica | Rémi Boubal |
Cast | Vincent Cassel, Romain Duris, Sandrine Kiberlain, Élodie Bouchez, Charles Berling, Christophe Tek |
Produzione | Curiosa Films, Mars Films |
Anno | 2018 |
Nazione | Francia, Belgio |
Genere | Thriller |
Durata | 114' |
Uscita | 22 Novembre 2018 |
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